L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Südtirol.
In campo per iniziare una nuova fase del campionato. Di nuovo al “Barbera”, questa volta a ranghi completi, per mettere a frutto la lezione tattica e l’entusiasmo di Manchester, riscattare la sconfitta contro il Frosinone e costruire un’identità. Oggi, alle 14, contro il Südtirol, il Palermo di Corini ritrova il campo dopo la pausa che per i rosanero è stata la prima vera occasione di un ritiro per consolidare il gruppo nella cittadella del calcio del City Group.
Ed è quello spirito che il tecnico vuole vedere in campo oggi pomeriggio. «A Manchester ho visto una grande crescita, la rabbia per la sconfitta a Frosinone, la grande applicazione negli allenamenti con la squadra che volava in campo – ha detto Corini alla vigilia – Ecco, sarà utile mettere questo atteggiamento e questa voglia». Il Palermo ripartirà dal 4-3-3 tipo, proposto nelle ultime uscite in campionato e anche nel primo tempo dell’amichevole in terra inglese contro l’under 23 del Nottingham Forest: Pigliacelli tra i pali; difesa a 4 con Buttaro sulla destra, Mateju sulla sinistra, ancora una volta in vantaggio su Sala, e Nedelcearu e Marconi come centrali, data l’esclusione precauzionale di Bettella; a centrocampo dovrebbe toccare alle tre “S”, Segre, Stulac e Saric, ma quest’ultimo, tornato solo in settimana dai 70 minuti dell’esordio con la nazionale bosniaca nella partita contro la Romania, potrebbe cedere il passo dal primo minuto a Damiani, ieri elogiato per la sua duttilità e applicazione dallo stesso Corini. In attacco, in pole, c’è il tridente con Di Mariano ed Elia sulle fasce a supporto di Brunori. Difficile vedere dal primo minuto, una soluzione che si potrebbe proporre a gara in corso, con un trequartista come Saric o Floriano, a supporto di due punte, con Soleri e Vido che scalpitano.