“Si potrebbe dire che inizio peggiore il Palermo non poteva avere: Sassuolo, Inter e Napoli nelle prime tre giornate di campionato. Ma, allo stato attuale delle cose, probabilmente non c’è partita che in questo momento i rosa possono pensare abbordabile. E così Davide Ballardini e la sua squadra si gettano a capofitto nella nuova stagione di serie A con la forza di chi vuol far ricredere tutti quelli che danno il Palermo con un piede in serie B prima ancora che inizi il campionato. «Dicono che partiamo da ultimi – dice Ballardini – Ma non credo che sia così e soprattutto non credo che sia giusto». La mission del Palermo di quest’anno allora diventa proprio questa: sovvertire il pronostico. «Abbiamo voglia di dimostrare che il campionato di serie A non ci va stretto. Lo vogliamo giocare e lo vogliamo giocare anche bene partendo da quelle che sono le nostre peculiarità migliori». Peculiarità che magari ai più possono sfuggire, ma sulle quali Ballardini, che vede la squadra tutti i giorni in allenamento, punta con decisioni. «Ci sono delle premesse buonissime – dice il tecnico – Quando ci alleniamo ci divertiamo. Facciamo gruppo. Lo facciamo con serietà e coinvolgimento. Questa è una squadra seria e anche la gente, soprattutto nella gara contro il Bari, lo ha capito perfettamente». Un concetto sul quale Ballardini torna di continuo nella conferenza stampa pre partita. Lo fa anche con mestiere quando dribbla la domanda sui presunti contrasti con il presidente Zamparini. Si lascia scappare solo un «io non devo rispondere a nessuno», ma poi torna subito in carreggiata. «Io sono contento – dice con forza – La squadra si allena che è una meraviglia. Siamo un gruppo che ha fame e che lotta dal primo all’ultimo minuto». E quando gli chiedi se è una squadra ancora incompleta, Ballardini dribbla meglio di Cristiano Ronaldo. «Io penso solo al Sassuolo». E anche di Bruno Henrique e Buoy, i due colpi messi a segno a centrocampo da Daniele Faggiano, si tornerà a parlare quando i due saranno veramente a disposizione del tecnico. E così, contro il Sassuolo che nel giro di pochi anni è diventato una corazzata del nostro campionato, Ballardini schiererà un Palermo che deve fare anche i conti con le assenze. L’elenco è lungo e comprende Rajkovic (in forte dubbio), Morganella e Trajkovski mentre Jajalo ed Embalo sono tornati in gruppo soltanto giovedì. «Ma in questo Palermo quello che conta è sapere che non ci sono i titolari, ma un gruppo di trenta giocatori compresi i Primavera che tutti molto coesi e uniti. Gente che si allena e gioca con grande entusiasmo». Chissà se l’entusiasmo potrà bastare per affrontare il Sassuolo e, più in generale, disputare un campionato diverso da quello dello scorso anno, soprattutto con un finale meno sofferto di quello della passata stagione. «L’obiettivo del Palermo – dice Ballardini – è quello di non risparmiarsi mai e dare tutto quello che abbiamo da dare a livello di energie fisiche e mentali». Il primo Palermo della stagione vedrà Posavec in porta, Goldaniga, Vitiello e Andelkovic centrali ( a meno di un recupero in extremis di Rajkovic). A centrocampo Gazzi e Hiljemark centrali con Rispoli e Aleesami esterni. In avanti in trio d’attacco con Bentivegna, Quaison ed Embalo che sono favoriti su Nestorovski e Balogh. «Quaison può giocare tranquillamente da punta centrale – dice Ballardini – Lui può fare di tutto. Il centrale, l’esterno, giocare alle spalle degli attaccanti. È rapido e intelligente e soprattutto ha delle spiccate attitudini offensive». Del resto, il calcio di Ballardini è sempre stato votato all’attacco. A portare più gente possibile nell’area avversaria. «I moduli non contano – sottolinea il tecnico di Ravenna – Quello che conta sono i principi con cui giochi». Vedremo questa sera, ma intanto può far coraggio una frase di Ballardini: «Possiamo avere tanti limiti, ma noi ci proviamo sempre». Sembra lo spot giusto per il Palermo che oggi contro il Sassuolo inizia una delle sua più complicate stagioni di serie A”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.