Repubblica: “Arriva il Pescara, Corini vuole sfatare il tabù del «Barbera»”
“Per capire l’importanza della partita che il Palermo giocherà questa sera al “Barbera” contro il Pescara, è necessario riavvolgere il nastro e tornare indietro di qualche giorno. Esattamente a domenica sera. Il Palermo ha appena battuto il Genoa per 4 a 3 compiendo una vera e propria impresa sportiva. La squadra si dirige verso l’aeroporto di Genova in attesa di imbarcarsi sul charter che la riaccompagnerà a Palermo. Eugenio Corini arringa il gruppo. «Mezzora di festa per celebrare questo successo – dice il tecnico – ma non un minuto di più. Subito dopo dobbiamo iniziare a pensare al Pescara. Grazie per la partita che avete regalato a me e ai tifosi, ma ci sarà ancora molto da soffrire soprattutto negli scontri diretti». Sin qui la giornata di domenica conclusa dalla colonna sonora dei cori dei tifosi che hanno accolto la squadra a Palermo. Poi Corini racconta cosa è avvenuto l’indomani alla ripresa degli allenamenti. «Ho parlato soltanto per tre minuti – dice il tecnico rosanero – Ho detto ai miei di andarsi a rivedere le immagini dell’esultanza sui gol del 3 a3 e del 4 a 3. Con quello spirito e quella compattezza possiamo conquistare qualcosa d’importante». Ed eccoci a questa sera. Al “Barbera” arriva il Pescara, una di quelle squadre che, insieme a Palermo, Crotone ed Empoli, si giocherà il mini torneo che, alla fine, come fosse un sequel del film Highlander, ne salverà una sola. La vittoria contro il Genoa ha dato nuovo slancio e nuova fiducia in casa rosanero, ma tutto sarebbe vanificato se questa sera non arrivasse un segnale di continuità che, in questo caso, si chiama vittoria, successo, tre punti. Insomma, chiamatela come volete ma il succo è sempre lo stesso. «Questi scontri diretti – dice Eugenio Corini – decideranno il nostro futuro. Non sarà certamente una partita facile perché loro lotteranno sino alla fine e saranno anche arrabbiati. il Pescara verrà a Palermo con lo stesso spirito con il quale noi siamo andati a Genoa». Lo spirito di gruppo è un tema sul quale Corini ribatte molto. Il tecnico rosanero, però, si sofferma anche sulle cose che ancora non vanno e che si sono riviste anche contro il Genoa. «L’ho detto chiaramente ai ragazzi – spiega Corini – I miracoli a volte capitano, ma non possiamo prendere tre gol a partita anche perché non sempre si possono segnare quattro reti per vincere le partite». Torna quindi d’attualità il problema della difesa che, a Genova come prima con il Chievo e la Fiorentina, resta il tallone d’Achille di questa squadra. Corini, dopo la rifinitura, deciderà se giocare a tre o a quattro. Certo è che il monito del tecnico non ammette repliche. «Siamo migliorati, ma possiamo fare ancora meglio di così». Sembra un slogan perfetto per presentare la super sfida di questa sera”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.