Repubblica: “Arriva il Palermo. Genoa, servono idee. Gilardino ora rilancia Badelj”

L’edizione odierna de “La Repubblica – Genova” si sofferma sulla preparazione del Genoa in vista del Palermo.

Poco tempo a disposizione per preparare la gara con il Palermo, ma anche pochi giorni per rimuginare su una sconfitta come quella di Parma. Il calendario obbliga il Genoa a guardare avanti e forse è la soluzione migliore. Gilardino con i suoi giocatori si è lanciato subito in direzione venerdì consapevole che solo una vittoria può cancellare qualunque mugugno. D’altra parte il tifoso genoano non ha mai mezze misure e se questo è un pregio quando le cose vanno bene, alla prima sconfitta dopo sette gare che avevano portato 17 punti ecco polemiche e critiche.

Il tecnico è il primo a sapere che servono i gol, lui che sull’arte di segnare ha costruito una carriera e raggiunto un traguardo, 200 reti, che pochi possono vantare nel nostro campionato e per questo ha provato in questi giorni varie soluzioni. La gara di Parma ha lasciato anche alcuni dati positivi, come l’ingresso di Salcedo e Puscas molto attivi con l’ultimo arrivato che si candida per una maglia, sia da seconda punta che da esterno. Tutto dipenderà dal modulo che il tecnico sceglierà che a sua volta più che dall’avversario in questo caso dipenderà dai possibili recuperi, anzi da un recupero. L’unico giocatore che proverà infatti oggi sarà Bani mentre per Criscito bisognerà attendere più avanti così come per Ilsanker. Considerando che Haps è squalificato appare probabile il ritorno a sinistra di Sabelli con Hefti a destra ma se con la difesa 3 o a 4 ancora non è dato sapere. I

rossoblù si ritroveranno domani mattina e le scelte definitive potrebbero arrivare all’ultimo. Di certo per aumentare il numero di palloni giocabili in area serve un regista, un giocatore che smisti i palloni giusti e in questo caso crescono le quotazioni di Badelj quale titolare lasciando inizialmente in panchina uno tra Strootman o Frendrup. Così come, lo aveva peraltro ammesso lo stesso Gilardino, potrebbe anche essere varato il 4-3-1-2 con un trequartista alle spalle di due punte, soprattutto ora che nel ruolo di seconda punta il tecnico può scegliere tra Salcedo e Dragus, giocatori che dovrebbero essere in grado di regalare alla squadra la superiorità numerica e quella velocità e fantasia che ultimamente è venuta a mancare. Nel finale del Tardini si è visto ad esempio un Salcedo attivissimo che purtroppo lottava nel vuoto non trovando l’aiuto dei compagni.