“Saranno dieci. Domenica pomeriggio contro il Milan il Palermo di De Zerbi scenderà in campo con la decima formazione diversa in dieci partite. I detrattori sostengono che questa sia una mancanza di idee chiare; i suoi sostenitori, invece, ne sottolineano la continua voglia di ricercare la quadratura del cerchio anche a costo di provarle tutte. Il reparto che ha visto più giocatori all’opera è stato quello difensivo con dieci giocatori alternati sotto la gestione De Zerbi; poi il centrocampo con tutti e sei gli effettivi di ruolo in campo; chiude l’attacco con sei giocatori provati su sette. L’unico che non ha ancora giocato nemmeno un minuto è l’infortunato Traikovski. Proprio al tema degli infortuni è legato il motivo principale dei tanti cambi di formazione. A sentire De Zerbi il suo non è un capriccio, ma la necessità di fare fronte ai tanti infortuni che fino ad oggi si sono susseguiti e che hanno privato il tecnico di una base certa su cui lavorare. Il tecnico dice di non volere alibi, ma l’infermeria piena è certamente un’attenuante non da poco per ribattere a chi cerca di imputargli le colpe per le quattro sconfitte consecutive. Solamente in difesa si sono fermati a giro Gonzalez, Rajkovic e Andelkovic, con Rispoli che si è fatto male a Cagliari e non si sa ancora se recupererà per la partita contro il Milan. A centrocampo per lo più si è trattato di scelte tecniche nelle alternanze dei vari Gazzi, Bruno Henrique e Jajalo davanti alla difesa; Hiljemark, Chochev e Bouy con i compiti da mezzala. Solo la prima punta è rimasta quasi sempre la stessa, visto che l’unico giocatore di ruolo a disposizione è Nestorovski. A supportarlo, invece, si sono alternati Diamanti, Sallai, Embalo, Balogh e Bentivegna, gli ultimi tre in guerra contro gli infortuni. Oltre alle nove modifiche rispetto all’undici di partenza nelle partite precedenti a quella contro il Milan, l’allenatore rosanero ha cambiato più volte anche il sistema di gioco. Il suo primo Palermo è sceso in campo con il 4-3-3 con Diamanti falso attaccante centrale, poi è stata la volta del 3-5-2 del secondo tempo di Pescara contro il Crotone e del 3-4-2-1 visto per la prima volta dall’inizio nella vittoriosa trasferta sul campo dell’Atalanta. Contro l’Udinese è toccato al 4-2-3-1, mentre a Cagliari è stato varato il 4-1-4-1. Ed è proprio dal 4-1-4-1 che ripartirà De Zerbi in vista della partita di domenica a pranzo contro il Milan (designato ieri l’arbitro Mazzoleni di Bergamo). Ieri nel corso delle esercitazioni tattiche l’allenatore ha lavorato soltanto su questo sistema, iniziando la seduta con un lavoro specifico sui difensori, sempre schierati a quattro, poi sui centrocampisti. Il tema delle esercitazioni era quello delle coperture difensive, tasto dolente delle ultime partite con 13 gol subiti in 4 gare. Due le linee a quattro difensori provate per tutto l’allenamento: una era composta da Morganella, Vitiello, Rajkovic e Aleesami; l’altra da Cionek, Andelkovic, Goldaniga e Pezzella. Due anche le prove fatte per il centrocampo: davanti alla difesa si sono alternati Gazzi e Jajalo con il primo schierato insieme a Embalo, Hiljemark, Bruno Henrique e Sallai; il secondo con Diamanti, Bouy, Chochev e Lo Faso.La formazione che affronterà i rossoneri nascerà dalle valutazioni che De Zerbi farà sul modo in cui si sono allenati i suoi giocatori in questi giorni, ma è certo che domenica per la decima volta la formazione titolare sarà inedita. In attacco il posto contro i rossoneri sarà di Nestorovski, anche se ieri il macedone ha lavorato a parte non allenandosi con il resto dei compagni. Per la punta non c’è nessun problema fisico, solo una gestione concordata fra staff tecnico e medico in considerazione del fatto che lui è l’unico disponibile fra le punte centrali. Per il resto, se sarà confermata l’assenza di Rispoli, al suo posto giocherà Morganella nel ruolo di terzino destro. A sinistra, invece, sarà confermato Aleesami, unico sempre presente con Posavec in tutte le partite di campionato. Al centro potrebbe tornare dal primo minuto Rajkovic in coppia con uno fra Andelkovic e Vitiello. Il favorito a fare da perno davanti alla difesa è Gazzi che potrebbe giocare alle spalle dei quattro Diamanti, Hiljemark, Bruno Henrique e Sallai. Un discorso a parte lo merita proprio Bruno Henrique che è stato fra quelli che ha cambiato più posizioni in campo: da mezzala in un centrocampo a tre a centrale in un reparto a due, fino ad assumere compiti di copertura davanti alla difesa. Il cantiere Palermo è ancora aperto con i giocatori che però sembrano tutti dalla parte del proprio allenatore, senza particolari mal di pancia. Se davvero, come sostengono i calciatori rosa durante le loro comparsate davanti a taccuini e microfoni, è solo una questione di tempo, prima o poi la quadratura del cerchio arriverà.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica” .