Repubblica: “Arriva De Zerbi, domani in campo. Zamparini vuole garanzie da Cascio”
“Il giorno del passaggio del testimone è fissato per domani. Domani, infatti, il contratto di Davide Ballardini verrà rescisso all’ufficio del lavoro di Palermo e sempre domani Roberto De Zerbi dirigerà il suo primo allenamento alla guida della formazione rosanero. Il ribaltone sulla panchina del Palermo sarà completato. Roberto De Zerbi, che già oggi sarà in città insieme al suo staff, preparerà la partita di sabato sera contro il Napoli e la settimana successiva tutta la squadra andrà in ritiro a Gradisca d’Isonzo, vicino a casa Zamparini, e vi resterà sino all’immediata vigilia della gara di Crotone. Un copione che si ripete. Che a Palermo è andato in scena tante volte e che ogni volta sembra essere il momento di svolta decisivo. Se sarà così lo sapremo solo nelle prossime settimane. Certo è che l’addio di Davide Ballardini è, nel vasto panorama dei tanti divorzi tra il Palermo e i suoi allenatori, un addio tutto particolare. Il tecnico di Ravenna, infatti, dopo aver manifestato con un sms al presidente Zamparini di voler lasciare, è andato in campo a guidare la squadra venerdì pomeriggio e, per una parte dell’allenamento, anche ieri mattina. Tutto in attesa che venisse raggiunto l’accordo sulla buonuscita che il Palermo riconoscerà al suo ormai ex allenatore. Una cifra che si aggira sui duecentomila euro che è il frutto di una trattativa tra Ballardini e Faggiano. Sarà invece un biennale da cinquecentomila euro quello che legherà invece De Zerbi al Palermo per i prossimi due anni. «De Zerbi è un allenatore che mi affascina – dice Zamparini – Mi ricorda il mio primo Ventura o il mio primo Zaccheroni. Entrambi venivano dalla C ma avevano tanto entusiasmo». Un Palermo comunque in tumulto per l’ennesimo cambio di panchina che arriva dopo solo due giornate di campionato e sembra essere l’onda lunga della scorsa stagione con i suoi tanti allenatori che si sono alternati in panchina. Un Palermo che guarda anche al futuro societario. Tra ipotesi di azionariato popolare e una stagione ormai entrata nel vivo, Zamparini torna a parlare delle trattative intavolate. «Cascio – dice il presidente del Palermo – è una persona che mi è simpatica e ha passione, ma di lui so solo che era l’assistente di Michael Jackson. Voglio capire le sue reali potenzialità economiche. Il suo gruppo mi ha presentato una proposta che prevede la chiusura della trattativa entro novembre, ma prevede anche il pagamento di una parte della somma dilazionato in tre anni. Un pagamento che Cascio sospenderebbe in caso di futura retrocessione in serie B. Ho dato mandato a un advisor di capire la reale potenzialità economica del gruppo di Cascio. Io sono disposto anche a un pagamento in cinque o dieci anni, ma noi siamo il Palermo e io sono Zamparini e quindi voglio cedere la squadra a chi mi offre garanzie soprattutto di investimenti futuri. I cinesi, ad esempio, in questa ottica mi hanno già detto che sono pronti a spendere duecento milioni tra squadra, stadio e centro sportivo. Nei prossimi giorni, quando arriverà in Italia una delegazione di questi imprenditori cinesi, ne sapremo sicuramente di più». In attesa di saperne di più però Zamparini torna a un suo vecchio cavallo di battaglia. Un presidente che prenda il suo posto. «Voglio una persona che gestisca questo momento di transizione – dice Zamparini – Uno che possa fare le mie veci. Lo scorso anno ho chiesto a Trapattoni, ma mi ha detto no. Sarei felice se Gianni Di Marzio volesse ricoprire questo ruolo, ma lui ha la mia stessa età e mi direbbe no. Quindi cerco un cinquantenne che prenda il mio posto»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.