Repubblica: “Arginare il contagio. Più letti, multe, tamponi: tre mosse per fermare il virus. Conte: «La strada è giusta, ma il picco non è ancora arrivato»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” approfondisce le misure per arginare l’emergenza Coronavirus. Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte le premesse sono buone: «Sono orgoglioso della risposta degli italiani, che con i loro comportamenti responsabili stanno contribuendo a contrastare il diffondersi del contagio», dice. Ma è solo l’inizio. «La sfida per tutti è tenere la guardia alta — prosegue — insistere in questo impegno collettivo ed evitare che anche comportamenti sbagliati compromettano lo sforzo di un intero Paese». Secondo gli esperti però ci vorranno almeno due settimane per un vero cambiamento. «Non ci aspettiamo una diminuzione delle nuove diagnosi molto presto — avverte Walter Ricciardi, del Comitato tecnico scientifico della protezione civile — Nei prossimi 7 giorni probabilmente vedremo diminuire l’incremento al Nord ma non al Centro-sud. La settimana successiva dovrebbero finalmente stabilizzarsi le regioni settentrionali oggi più colpite, le altre potrebbero continuare a salire. In quella dopo ancora, la terza, speriamo di vedere una diminuzione dove ora stanno peggio e una stabilizzazione altrove». Gli ospedali, in particolare in Lombardia, sono al collasso. Arginare il virus vuol dire anche trovare posto nei reparti o nelle terapie intensive per chi ne ha bisogno, riducendo così il numero delle vittime. Per farlo ci vogliono spazi ma anche dispositivi e personale. Sul primo punto, ieri Consip ha annunciato di aver già ordinato, tra l’altro, 3.800 ventilatori polmonari, 329 in consegna già questa settimana. Sono fondamentali per avere nuovi posti di rianimazione (oggi sono 5.000). E oggi iniziano ad entrare negli ospedali parte dei 20mila nuovi professionisti sanitari previsti da un decreto del governo. Le Regioni hanno avviato procedure semplificate per le assunzioni. Si corre per alzare l’argine.