L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Guido Angelozzi, dirigente catanese del Frosinone ed ex Bari:
«Playoff? È come giocare un Mondiale, con partite che si susseguono una dopo l’altra. Bisogna stare bene al momento giusto. La condizione atletica è fondamentale, certo, ma io credo che ai playoff la cosa più importante sia la testa: vince chi non molla di un millimetro».
«Chi eviterei come avversario? Di sicuro il Palermo, perché per me la tradizione ha il suo peso nel calcio. Ma in queste gare, occhio alla trappole,: a volte le squadre più pericolose sono quelle che non hanno niente da perdere. Auteri? In pochi hanno la sua esperienza in questo campionato».
«Se punterei sul Bari per la vittoria finale? Sono troppo tifoso per dire di no».