Repubblica: “Amazon: «L’apertura del deposito di Palermo rappresenta un traguardo importante»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla prossima apertura del deposito Amazon a Palermo.
Oltre 250 assunzioni tra Palermo e Catania. L’export delle aziende siciliane che vale 20 milioni di euro. E la creazione di due parchi agro-fotovoltaici a Paternò e Mazara del Vallo. Gabriele Sigismondi, amministratore delegato di Amazon Italia Logistics, dà i numeri della presenza dell’azienda di Seattle in Sicilia. Ieri ha aperto il deposito di Palermo, a un anno esatto da quello catanese. Amazon raddoppia in Sicilia.
Perché e con quali obiettivi? «L’apertura del deposito di Palermo rappresenta un traguardo importante. Grazie alla posizione in cui si trova ci consentirà di potenziare ulteriormente la gestione degli ordini e la consegna ai clienti, nella Sicilia occidentale, nelle aree di Palermo, Trapani e Caltanissetta».
Avete puntato su una periferia, quella di Brancaccio. Come mai? «Quando individuiamo un’area vengono condotti studi e analisi per certificare che la rete infrastrutturale sia valida e in grado di ospitarci senza creare disagio alla comunità locale. Sicuramente i fattori che hanno influito, oltre alla crescente domanda dei clienti, sono stati la presenza di buone infrastrutture e ricchezza di talenti. Palermo e la Sicilia in generale ci hanno accolto in maniera positiva. Auspichiamo di poter diventare un elemento per riqualificare l’area».
Come va il deposito di Catania? «Amazon ha già assunto oltre 70 operatori a tempo indeterminato, superando le stime iniziali di 30 nuovi posti di lavoro. A questi si aggiungono gli oltre 70 autisti assunti dai fornitori di servizi di consegna per i clienti residenti nelle provincie di Catania, Siracusa e Messina».
Quali gli obiettivi per Palermo? «Questa nuova apertura creerà ulteriori 110 posti di lavoro.
Innanzitutto 20 operatori di magazzino assunti direttamente da Amazon. I nostri fornitori assumeranno a loro volta 90 autisti a tempo indeterminato. In occasione dell’apertura abbiamo fatto una donazione a favore della comunità alloggio per minori “La Rosatea” per sostenere le spese dell’acquisto di materiale scolastico e didattico dei ragazzi».
In Sicilia un terzo delle aziende con un fatturato oltre i 16 milioni ha chiuso negli ultimi dieci anni. Perché secondo lei? «Negli ultimi 10 anni le aziende di tutto il mondo hanno dovuto affrontare la grande sfida della digitalizzazione trasformando talvolta anche radicalmente i propri modelli di business. Accanto alla creazione di nuovi posti di lavoro, il supporto delle piccole e medie imprese si pone al centro del nostro modello di business».
Quante sono le aziende siciliane che vendono attraverso Amazon? «Oltre 1.100 piccole e medie imprese dell’Isola che nel 2020 hanno realizzato vendite all’estero per oltre 20 milioni di euro».
Avete investito anche in Sicilia per ridurre l’impatto ambientale delle vostre attività? «Certamente. L’impianto di riscaldamento, condizionamento e ventilazione degli ambienti è gestito da un sistema intelligente capace di ridurre i consumi energetici superflui. L’edificio è stato dotato di un sistema di pannelli solari fotovoltaici. Abbiamo installato colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici dei nostri fornitori e dei nostri dipendenti».