L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui precedenti tra Palermo e Sampdoria.
9 maggio 2010. Un minuto decisivo, l’83°, che avrebbe potuto cambiare la storia del Palermo. Pastore sulla sinistra, un tiro respinto da Storari e quella palla d’oro sulla testa di Budan che però finì incredibilmente fuori. Qualche minuto dopo, un fuorigioco dubbio fermò Hernandez lanciato a rete. La partita terminò 1-1, con il Palermo che fallì il match ball per la Champions League, lasciando spazio alla Sampdoria.
Quel pareggio rappresentò una delle sliding doors più emblematiche del calcio rosanero. La stagione successiva, il Palermo di Delio Rossi disputò la finale di Coppa Italia contro l’Inter, ultimo momento di gloria prima di una discesa vertiginosa tra fallimenti, inchieste e personaggi poco limpidi.
Un confronto che richiama il passato
Ogni volta che Palermo e Sampdoria si affrontano al “Barbera”, il ricordo di quella partita riaffiora, intrecciando nostalgie e confronti con il presente. Nel 2010, il Palermo sognava la Champions, con giocatori del calibro di Cavani, Pastore, Kjaer e Miccoli, quest’ultimo capace di calciare il rigore del pari nonostante un grave infortunio. Dall’altra parte, la Sampdoria si affidava a Cassano, Pazzini e Del Neri, in un duello tecnico e spettacolare che riempì il “Barbera” di passione e speranza.
Oggi, a distanza di quasi 14 anni, tutto è cambiato. La Sampdoria, in difficoltà e lontana dalla gloria del passato, cerca riscatto per risalire la classifica, con il tecnico Sottil che si gioca la panchina. Il Palermo, invece, lotta per trovare un’identità e ridurre il distacco dalle prime posizioni, consapevole che ogni passo falso potrebbe compromettere l’intera stagione.
Memorie e continuità
Nonostante tutto, alcuni legami con il passato rimangono. Totò Sirigu, allora giovane promessa e oggi chioccia per Desplanches, incarna la continuità tra due epoche. Dario Mirri, oggi presidente, nel 2010 sedeva sugli spalti, già innamorato dei colori rosanero. E poi c’è la gente, il pubblico di Palermo, sempre protagonista, con uno stadio capace di trasformare ogni sfida in un evento indimenticabile.
24 novembre 2024: una sfida dal peso specifico elevato
Quando Palermo e Sampdoria torneranno a sfidarsi, sarà in un contesto completamente diverso rispetto a quel lontano 2010, ma con i tre punti ancora una volta fondamentali. Obiettivi diversi, ma la stessa passione: il calcio si rinnova, ma le emozioni che lo circondano restano immutabili, pronte a scrivere un nuovo capitolo di questa affascinante rivalità.