Repubblica: “Amarcord rosanero. Ballardini: «La squadra si può ancora salvare, con il Cagliari la svolta». Iachini: «Non sono stato io a chiedere la cessione di Belotti»”
“A Palermo e al Palermo Beppe Iachini e Davide Ballardini sono rimasti indubbiamente legati. Non più contrattualmente, ma per affetto e ricordo. Il secondo ha anche iniziato la stagione in rosanero prima delle dimissioni di settembre e Zamparini nella sua tormentata notte fra domenica e lunedì aveva pure pensato a lui prima che qualcuno gli ricordasse che non ha più potere decisionale sulle vicende di viale del Fante. Ieri, insieme con l’ex direttore sportivo rosanero Franco Ceravolo, sono stati fra i protagonisti de “La Marsa football conference”. E non a caso in scaletta il loro intervento aveva per titolo “Beppe Iachini e Davide Ballardini, passione e risultati uniti da una bandiera: il Palermo”. «Sono andato via perché non ero d’accordo con Zamparini – dice il tecnico – Non mi andava di litigare in continuazione con lui e ho ritenuto giusto lasciare. Le sue chiamate, alle quali spesso non rispondevo, erano davvero pesanti da digerire». In questi mesi Ballardini ha studiato, ha seguito il lavoro di alcuni colleghi e ha girato per Bundesliga e Ligue 1, ma il suo futuro lo vede ancora su una panchina italiana. E nel caso di una chiamata da parte del Palermo di Baccaglini nel prossimo futuro Ballardini non chiude le porte all’ennesimo ritorno. «Al club rosanero non chiuderò mai le porte – dice l’allenatore – però adesso è giusto che a Palermo si pensi solamente a questo campionato. Spero che la squadra possa fare tanti punti e riuscire a compiere un miracolo come quello della stagione scorsa che è stato un finale di campionato straordinario. Palermo-Cagliari in questo senso più che ultima spiaggia deve essere la partita della svolta». A proposito della lotta salvezza, il campionato sta dando ragione alle valutazioni di Ballardini sulla necessità di avere un portiere d’esperienza. «Ma le nostre non erano divergenze di mercato – precisa l’allenatore – Zamparini sosteneva che questa era una squadra da primi dieci posti e io non ero d’accordo. Il Palermo con le sue difficoltà si può giocare la salvezza, lo dice la classifica e come sta andando il campionato. Quella rosanero non è una squadra inferiore all’Empoli. Zamparini dice che se fossi rimasto il Palermo avrebbe 8-10 punti in più? Per me la sua è una valutazione al ribasso». Tempo di precisazioni anche per Beppe Iachini. «Sicuramente non sono stato io a dire a Zamparini di vendere Belotti – dice l’allenatore – Al contrario di quanto sostiene lui ho sempre avuto fiducia in un ragazzo che andava gestito. E addirittura quando ho saputo della cessione a giochi fatti non mi sono presentato al campo d’allenamento. A Palermo resto comunque legato da tantissimi ricordi. E non potrò mai dimenticare le emozioni della promozione in A». A proposito del nuovo corso, Iachini si augura che il Palermo possa tornare competitivo. «Anche per ragioni anagrafiche – dice – un cambio al vertice prima o poi doveva accadere. Non so cosa potrà accadere adesso, ma spero che tutti i dipendenti del club, dallo staff tecnico all’amministrazione, possano avere un futuro roseo»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.