“Nel corso dell’udienza, chiesta dalla procura per discutere della perizia redatta dai tre consulenti nominati dal tribunale fallimentare, i pm avrebbero chiesto informalmente al presidente Giovanni D’Antoni, al giudice delegato Giuseppe Sidoti e al giudice anziano Raffaella Vacca di estendere la perizia anche all’intera questione legata alla compravendita del marchio, soprattutto sui passaggi che riguardano la capacità di Alyssa, la società riconducibile a Zamparini, di fare fronte al pagamento del debito nei confronti del Palermo. O in subordine di cambiare collegio di periti per chiedere una nuova perizia sullo stato dell’arte dell’Alyssa, proprietaria della Mepal, che detiene il marchio rosanero. Il club, infatti, vanta su quei passaggi un credito residuo iscritto a bilancio di 28,5 milioni di euro. La richiesta dei pm, però, sarebbe stata respinta dal tribunale. L’udienza di ieri è durata circa un’ora. Al termine i giudici si sono riservati di decidere in un lasso di tempo che oscilla tra i sette e i dieci giorni. Da ieri, quindi, è scattato il conto alla rovescia sul pronunciamento del tribunale. Un’attesa che ha già spinto gli ultrà del Palermo a fare sentire la loro voce con uno striscione esposto allo stadio: «Qualunque sentenza non mette in dubbio la nostra presenza».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.