Repubblica: “Alle radici di Coronado, da Malta al rosanero. Lupo: «Ecco con chi ce lo siamo conteso in estate»”
“Ha fatto impazzire tutti. Compagni di squadra, che pure ormai lo conoscono, e tifosi. La tripletta di Igor Coronado è stata festeggiata in tantissimi modi. I compagni a mezzo social, con Gnahorè che ha pubblicato la foto della loro esultanza e Nestorovski che dal ritiro della Macedonia ha postato il video del terzo gol esclamando “Che giocatore!”. Ma dietro il brasiliano c’è un percorso fatto di scelte, persone e bivi che lo ha portato fra alti e bassi da Malta fino alla prima tripletta in Italia siglata domenica contro il Carpi. Il trampolino di lancio verso il campionato italiano è stato il Floriana di Malta. « E pensare che quando era da noi – ha detto Riccardo Gaucci, patron del Floriana – lo proposi a Zamparini, ma lui mi disse di no. Secondo lui a Malta avevo perso l’occhio per i giocatori adatti al calcio italiano». Un rifiuto che fece le fortune di Serse Cosmi, all’epoca allenatore del Trapani. « Molti dicono di avere scoperto Coronado – è la rivendicazione dell’allenatore dell’Ascoli – in realtà è rimasto a Trapani perché l’ho voluto io. Era in prova e mi sono accorto subito che aveva doti interessanti. Quando me lo sono ritrovato contro in Palermo- Ascoli ho capito che la colpa di quella sconfitta è stata mia, se non lo avessi portato in Italia non avremmo perso. Ha tre marce in più rispetto agli altri». A Trapani l’ok di Cosmi fu condiviso insieme all’allora direttore sportivo granata Daniele Faggiano, oggi al Parma, che però forse ha commesso l’errore di non portarlo con sé in gialloblu. «A Trapani siamo stati bravi a decidere di tenerlo – ha raccontato – e i suoi procuratori a dare fiducia a una soluzione che gli ha permesso di crescere. A Parma non sarebbe stato adatto al nostro sistema di gioco, ma un talento come lui è sempre meglio averlo in squadra che contro». Uno dei tanti bivi della sua carriera Coronado se lo è trovato di fronte questa estate: da una parte la serie A con la maglia del Chievo, dall’altra la B in rosanero. «Ce lo siamo conteso – ha rivelato l’ex diesse Fabio Lupo – ma poi Igor ha scelto noi. Avevamo delle alternative e Coronado è stata la scelta migliore che Zamparini potesse fare». L’ingaggio di Coronado si è rivelato più conveniente di una delle altre opzioni sul piatto: riscattare Roland Sallai al costo di 2,5 milioni di euro. « Anche io lo avevo già consigliato a Zamparini – ha ricordato Giovanni Tedesco – ma tre anni fa l’unica squadra a credere in lui è stata il Trapani. Se indossa la maglia numero dieci è perché gliel’ho consigliato io. Ha tutte le caratteristiche adatte per portare quel numero sulle spalle. Per alcune giocate mi ricorda Miccoli ». A Bari un gol dalla trequarti, domenica scorsa tre gol con la ciliegina sulla torta del terzo fatto dopo una giocata di suola e il tiro a giro sul palo più lontano. Colpi di tacco e giocate come la bicicletta di Novara che lo hanno già fatto entrare nel cuore dei tifosi. «Coronado non si può marcare – disse l’ex tecnico della Ternana Pochesci prima di perdere contro il Palermo all’andata – lo fermo solo se ho un fucile e gli sparo»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.