L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’allarme Coronavirus. A Palermo, il marito della donna ricoverata e l’amico sono guariti. L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, spiega invece che a Catania «c’è un caso di sospetta positività»: riguarda una donna cinquantenne che era rientrata con la figlia da Milano nei giorni antecedenti l’emergenza lombarda, nel week end fra il 14 e il 16 febbraio. Aveva una leggera febbre e un po’ di tosse, non è al lavoro, ha chiesto di assentarsi per malattia. Un’amica infettivologa l’ha spinta a sottoporsi al test, per accertare l’eventuale contagio da coronavirus. «La signora è del tutto asintomatica – conferma l’assessore regionale alla Sanità- guarita da ogni sindrome influenzale e si trova precauzionalmente in isolamento nella sua abitazione». Ora, l’ultimo caso di positività è all’esame del dipartimento competente dell’azienda sanitaria locale e del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Garibaldi: «Sono impegnati a tracciare la scheda epidemiologica», spiegano dall’assessorato. Razza parla anche di altri casi esaminati ieri a Catania: «Sono tutti negativi. E in città non risulta alcuna ulteriore criticità». A Palermo, il direttore del “Mercure- Palermo Centro”, Andrea Stancato, lancia un video messaggio sui social. «Abbiamo scelto di fare la nostra quarantena volontaria qui in hotel – dice – per non lasciare sole le 26 persone chiuse in albergo». Sono i 26 della comitiva di Bergamo. «Qui va tutto bene» , ribadisce Stancato, che non nasconde però «le preoccupazioni, le ansie, le paure » per un percorso che è in pieno svolgimento: la quarantena durerà altri 14 giorni. «Volevamo essere vicini ai nostri ospiti – dice ancora il direttore – che stanno vivendo momenti difficili in quelle stanze, lontano dalle loro famiglie, dai loro amici. Avevano bisogno di noi. E noi ci siamo». Sono momenti di attesa soprattutto per la turista ricoverata all’ospedale Cervello. Il bollettino medico diramato ieri dall’azienda sanitaria è però rassicurante, perché parla di miglioramento. «È apiretica, cioè senza febbre, e in buone condizioni generali».