Repubblica: “Alla scoperta di Lo Faso, il papà: «La sua squadra perdeva 4-0, entrò lui…»”

“Del resto anche prima che nascesse Simone, a casa Lo Faso il calcio è stato sempre al centro delle attenzioni. «Paravo in prima categoria nella squadra di Sant’Erasmo – racconta Carmelo Lo Faso – Daniele, fratello di Simone, era seguito da un direttore sportivo di una squadra di B che lo aveva segnalato al Carpi. Lui non volle lasciare la sua città e ha smesso di giocare». Dal pallone di spugna al super santos, fino al pallone di cuoio: passaggi obbligati per tutti i bambini che amano il calcio. Solo che Simone è il più forte di tutti. A sette anni la famiglia Lo Faso lascia via dei Picciotti e si trasferisce a Cruillas. In viale Michelangelo c’è la scuola calcio della Vis Palermo e papà Carmelo accompagna suo figlio tutti i giorni lì al campo. «Aveva otto anni – racconta – lo lasciavo al volo davanti al cancello raccomandandogli solamente di divertirsi. Un giorno mi chiese di accompagnarlo in via Resuttana dove era in programma una partita. Calcio d’inizio alle 16 e invece alle 16,15 eravamo ancora in macchina nel traffico. Simone era già pronto con il completino e scalpitava. Quando siamo arrivati al campo è schizzato via dalla macchina e il suo allenatore lo ha fatto entrare in campo. La sua squadra perdeva 4-0, ma da lontano, saltando il portiere e segnando in tutti i modi realizzò cinque gol. Da quella volta non mi sono più perso una sua partita»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.