Repubblica: “Al Catania un punto in meno per l’affare delle fideiussioni. Monta la protesa dei tifosi”

L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sul Catania e la penalizzazione di un punto in classifica.

A distanza di due mesi, la giustizia sportiva ha smentito Rosario Pelligra, e il Catania ha subito la penalizzazione di un punto in classifica per l’affare fideiussione. Il 10 agosto, il patron del Catania aveva comunicato di aver assolto al deposito della garanzia necessaria a coprire il 40% della somma eccedente il tetto di 1 milione di euro del monte ingaggi. Tuttavia, pur avendo effettuato il deposito entro il termine delle ore 24 del 9 agosto, le verifiche della FIGC hanno riscontrato che l’importo della garanzia non era conforme ai parametri richiesti.

Da qui è scaturito il deferimento della Procura Federale della FIGC nei confronti di Pelligra, Grella e del Catania FC, conclusosi con l’applicazione, concordata, della sanzione ex art. 126 del codice di giustizia sportiva. Il patteggiamento ha comportato le seguenti sanzioni: 45 giorni di inibizione per Rosario Pelligra e Vincenzo Grella, e un punto di penalizzazione per il Catania, da scontare nel campionato in corso. Ciò ha fatto retrocedere la squadra allenata da Toscano dal quarto al sesto posto, aumentando la distanza dalla vetta da 1 a 2 punti.

Il Catania ha reagito con un comunicato ufficiale: «Il consiglio di amministrazione del Catania Football Club prende atto delle sanzioni deliberate dalla FIGC, relative a vicende amministrative già note. Rettificate e risolte le questioni pendenti, il presidente e i componenti del board sono concentrati esclusivamente sul raggiungimento degli obiettivi stagionali del club».

Nonostante ciò, tra i tifosi si è diffuso un certo malcontento, non tanto per l’entità della sanzione, quanto per il senso di tradimento percepito riguardo a questo errore da parte di Pelligra, aggravato dalle sue dichiarazioni fuorvianti dopo la scadenza del 9 agosto. Sui social e tra i tifosi del Catania, il malumore è evidente, e molti si chiedono come un gruppo imprenditoriale che si era dichiarato solidissimo fin dall’acquisizione del club nel 2022 non sia stato in grado di rispettare una scadenza federale in Serie C.

Altri tifosi sottolineano la responsabilità che Pelligra si è assunto di fronte alla possibilità che, a fine campionato, il Catania non raggiunga l’obiettivo stagionale della promozione in Serie B a causa di questa penalizzazione. L’epilogo della questione fideiussione stride con le rassicurazioni fornite da Pelligra alle istituzioni politiche cittadine e con le sue dichiarazioni in conferenza stampa, dove aveva attribuito il problema a questioni burocratiche legate alle garanzie prodotte in Australia.