“Quarantotto, al massimo settantadue, ore e la vicenda closing sarà arrivata a suo compimento. È vero, gli annunci sono stati tanti e la gente, in particolare i tifosi rosanero, sono stufi di sentirsi dare delle scadenze – la prima quella del 30 aprile – che poi vengono puntualmente disattese, ma ormai il tormentone dovrebbe essere vicino alla parola fine. A questo proposito un indizio findamentale sembra essere il fatto che ieri, sul registro delle imprese britanniche, è stata registrata la YW&F Global Limited, la società che materialmente servirà per acquistare il Palermo. La società ha sede al numero 7 di Portland Road a Birmingham. Il settantacinque per cento della proprietà è, si legge nel registro, di Paul Mario Baccaglini mentre ilventicinque per cento resta nella disponibilità dei suoi soci che restano comunque anonimi. Lo stesso Baccaglini viene indicato come officer: colui il quale può fare operazioni inerenti la società. La YW&F Global Limited è una società di scopo costituita solo per accreditare la somma erogata dalla banca advisor che sta garantendo tutta l’operazione. Somma che poi verrà girata al Gruppo Zamparini che trasferirà il cento per cento delle azioni dell’Us Città di Palermo. Entro la fine della settimana, più probabilmente entro venerdì visto che il sabato le banche sono chiuse, il Palermo dovrebbe quindi passare dalle mani di Maurizio Zamparini a quelle di Paul Baccaglini. L’alternativa è che l’affare salti completamente mentre più difficilmente si arriverà a un nuovo rinvio a meno che non sia minimo. Sì, perché le parti in causa hanno capito che la storia sta andando troppo per le lunghe, che ci sono delle scadenze amministrative e tecniche da rispettare e che protrarre la telenovela non conviene a nessuno e che a questo punto il passaggio delle azioni è diventato un affare da dentro o fuori. Del resto, lo stesso Zamparini in una recente intervista a “Repubblica”, ha detto di avere un piano alternativo che parla di plusvalenze (leggi Bruno Enrique già venduto e Nestorovski da vendere) e paracadute. Ma anche Zamparini dice di «pregare gli angeli perché l’affare si faccia». Certo è che non si può andare avanti con la gestione condivisa. Un’anomalia con un proprietario che contatta allenatori, direttori sportivi e giocatori e un presidente che parla con i suoi e immagina di portare gente scelta in prima persona da lui e dai suoi collaboratori. Inoltre Zamparini non perde occasione per ribadire che è lui a dispensare consigli a Baccaglini e che la cosa potrebbe andare avanti nel tempo anche dopo il raggiungimento del closing. Bisognerà poi vedere se Baccaglini starà ad ascoltare questi consigli visto che il manager italoamericano sta allestendo un suo staff e soprattutto vuole dare un segnale chiaro di rottura con il passato. Segnale che, oltre che da molti addetti ai lavori che sposerebbero il Palermo solo senza Zamparini, è atteso in particolar modo dai tifosi che vogliono voltare pagina. Certo è che se Baccaglini alla fine prenderà il Palermo il direttore sportivo sarà Carli e l’allenatore uno tra Oddo e Iachini con il primo in vantaggio. Se invece la società restasse a Zamparini il direttore sportivo potrebbe essere Meluso e l’allenatore Castori.”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.