Repubblica: “Adesso la B rischia di essere a 24. I dettagli”

Ci sarà ancora da attendere. Ieri doveva essere il giorno delle risposte, ma in realtà è stato quello dell’ennesimo rinvio. Almeno sul fronte del campionato di Serie B e, di conseguenza, di Serie C. Il Collegio di Garanzia del CONI ha deciso di prendersi altri giorni di tempo per assumere la decisione. A questo punto la domanda che viene naturale porci è: la Serie B finirà come è iniziata, con 19 squadre? «Dobbiamo riflettere, prenderemo una decisione lunedì o martedì», questo è quanto ha detto il presidente Frattini. E martedì è solo tre giorni prima di Venezia-Benevento, gara valida per anticipo della 3 ª giornata di quella Serie B. Si tratta però di una frenata sorprende, perché nella giornata di ieri circolava la voce secondo cui il Collegio fosse orientato a ripristinare il campionato a 22 squadre, revocando così la delibera con cui il 13 agosto, a mezz’ora dai calendari della Serie B. Questo stop rischia di prestare il fianco alle pressioni istituzionali di chi briga in un senso o nell’altro. È indubbio che il Coni sia uno degli artefici principali della riduzione delle squadre di B, la mossa di Fabbricini infatti non poteva prescindere dal via libera di Malagò. Ma stando a quanto riportato su “La Repubblica”, Frattini, che oltre a guidare il Collegio è presidente di sezione al Consiglio di Stato, non porrà mai la sa firma su un verdetto di cui non sarà convinto al 100%. Intanto però non ha potuto rispettare la parola data al presidente della Lega Pro Gravina che avrebbe deliberato già ieri. Oggi infatti erano in programma i calendari di Serie C, ma senza conoscere l’esatto numero delle squadre partecipanti ( 56 o 59, il presidente non ha potuto far altro che rinviarli. Le varie ricorrenti ( Siena, Novara, Catania, Pro Vercelli, Ternana) che sperano nel ripescaggio in B ieri erano furiose e, nel caso in cui fossero respinte le loro richieste, altre sono intenzionate ad imitare il Catania nella denuncia per abuso d’ufficio del commissario Fabbricini. Chiedendo risarcimenti milionari. Si tratta però di un rischio che la Federcalcio conosceva. Il pomeriggio del 13 agosto, poche ore prima che il commissario straordinario Fabbricini firmasse la delibera per ridurre la B a 19, lui stesso riceveva una mail dal suo sub commissario, l’avvocato Angelo Clarizia, che lo metteva in guardia dal rischio concreto di illegittimità che la soluzione avrebbe potuto incontrare. Frattini «auspica» che il commissario possa esercitare i propri poteri «nei limiti fisiologici funzionali, in vista della assemblea elettiva» del 22 ottobre. Ed è intorno a quella data che ruotano i tutti duelli politici di questa estate di tribunali e verdetti. Il più atteso è certamente quello legato al format del nuovo campionato di serie B: sarà a 19 o a 22. O magari, se il Collegio decidesse per il via libera a tutte e 5 le squadre ricorrenti, addirittura a 24. O anche solo a 20, ma questo dipenderà dal verdetto di un altro tribunale.