L’edizione odierna della “Repubblica”, parla della nuova vita del Trapani, che in 15 giorni ha cambiato completamente prospettiva. Sono arrivate in ordine la vittoria dei playoff, la promozione in serie B e la cessione societaria, con l’iscrizione al campionato cadetto avvenuta a tempo di record, in sole 48 ore. La società granata è diventata la regina del calcio siciliano. Da sempre si è guardato al Palermo e al Catania dal basso verso l’alto e al di là delle rivalità, non c’è nessun tifoso del Trapani che non abbia rammarico per come sta terminando la vicenda Palermo. Nella festa celebrata dai tifosi granata sabato sera, non è mancato il riferimento a questa nuova responsabilità che il Trapani ha: «Noi siamo felici per il miracolo che siamo riusciti a mettere in piedi in tempi brevissimi – ha detto il presidente Giorgio Heller – perché è quello che meritavano la squadra, i tifosi, l’intera città. Ma non possiamo sottacere il dispiacere per quanto sta accadendo a Palermo, per la storia che possiede e per la sofferenza dei suoi tifosi. La naturale conseguenza è che il Trapani si ritrova da solo in serie B e come massima rappresentante siciliana nel calcio nazionale. E’ una situazione nuova, della quale dobbiamo capire l’importanza. Giocheremo per noi, ma anche per tenere alto il nome della Sicilia». Questa settimana potrebbe nascere il nuovo Trapani, con il giovanissimo Riccardo Fabbro nel ruolo di direttore generale e con i nodi ds e allenatore ancora da sciogliere. Massimo Drago, potrebbe essere l’uomo giusto per guidare i granata.