“Il tema della partita fra Palermo ed Empoli che si gioca stasera alle 20,45 al “Barbera” non potrà essere che quello degli addii. L’addio ai sogni di gloria i rosanero lo hanno già dato da qualche settimana matematicamente e da qualche mese a rigor di logica. Del resto lo ha detto anche l’allenatore Diego Bortoluzzi, un altro che darà l’addio stasera, che quando a inizio aprile ha preso in mano la squadra pensava già che salvarsi sarebbe stata un’impresa molto difficile. E come lui lo avevano pensato prima anche Lopez, Corini, De Zerbi e forse anche Ballardini, tutti gli allenatori che hanno guidato la squadra e che hanno dato il loro addio nel corso dei mesi, chi di propria volontà e chi per esonero. Oltre ai sogni di gloria, stasera il Palermo saluterà anche la serie A, un campionato che nelle intenzioni del presidente Paul Baccaglini rivedrà i rosanero più o meno fra 365 giorni. E lo farà con gli occhi di tutti puntati addosso. In questa settimana si è parlato tantissimo di “paracadute” e dei quindici milioni in più che il Palermo prenderebbe nel caso in cui oggi retrocedesse il Crotone e i rosa non centrassero la promozione al primo tentativo. Insinuazione e dubbi che in casa rosanero sono stati rispediti al mittente. Il Palermo, e sarebbe stato strano il contrario, ha assicurato il massimo impegno nel tentativo di battere l’Empoli. È altrettanto scontato però che l’ambiente rosanero in questo momento abbia altro a cui pensare visto che ancora non c’è stato il closing, che il compratore aspetta di entrare in possesso del Palermo e che il venditore non vede l’ora di liberarsene. E a proposito del venditore, se tutti i tasselli andranno dove è stato detto che andranno, quella di stasera sarà anche la partita dell’addio di Maurizio Zamparini alla squadra. In attesa dell’ufficialità del passaggio di proprietà, l’ultima in A del Palermo corrisponderà con l’ultima partita di Zamparini da patron. Sarebbe davvero complicato da spiegare se il 6 agosto, al secondo turno di Coppa Italia che vedrà l’ingresso nella competizione di tutte le squadre di B, per l’esordio ufficiale del nuovo Palermo l’imprenditore friulano fosse ancora, o di nuovo, alla guida della società di viale del Fante. Ci saranno tantissimi addii anche fra i giocatori. Ci sarà chi saluterà forse con un po’ di rammarico per quello che poteva essere e non è stato come Gonzalez e Jajalo; chi saluterà con il rimpianto di averci rimesso anche un ginocchio nel suo momento migliore e di non essere poi più riuscito a tornare a determinati livelli come Morganella; chi non è stato ritenuto all’altezza di un rinnovo contrattuale come Andelkovic e Vitiello e chi è arrivato in prestito e non ha convinto come Sallai e Sunjic. Saranno pochissimi gli addii che gran parte dei tifosi del Palermo questa sera non vorrebbero dare. E solamente l’esito della trattativa fra Zamparini e Baccaglini chiarirà se, per esempio, oggi fra i tanti a salutare ci sarà pure Nestorovski. Lui ha detto di volere rispettare il contratto e lo ha ribadito anche a un bambino che gli ha chiesto un autografo. L’addio alla squadra, invece, i tifosi lo hanno dato già da tempo. E oggi si rischia davvero di battere il record dei 49 paganti che i rosanero hanno stabilito nell’anno della retrocessione dalla B alla C nel 1997. Quanti saranno oggi i tifosi del Palermo che hanno staccato il biglietto probabilmente non si saprà mai, ormai da diverso tempo infatti tutti i club comunicano il dato complessivo relativo agli spettatori presenti e non quello dei paganti. E anche questo, se vogliamo, è un addio a una vecchia consuetudine”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.