L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Guido Ezequiel Abayiàn, bomber del Sant’Agata.
«Mio papà è stato un calciatore – racconta – oggi è professore di educazione fisica, ma non ha mai lasciato il mondo del pallone. Ho iniziato con lui, fino a quando a 16 anni ho deciso di lasciare casa per inseguire il mio sogno. Dopo aver fatto tanti provini ho giocato nel settore giovanile del Bordeaux, poi sono stato preso dal Benfica, e lì ho fatto tutta la trafila fino alla seconda squadra. Ricordo ancora gli allenamenti con calciatori del calibro di Rui Costa, Di Maria, David Luiz e Coentrao».
«Ho vissuto esperienze bellissime, sono cresciuto e sono stato forgiato da grandi allenatori. Su tutti l’uruguagio Julio Ribas, padre di Sebastian, ex attaccante dell’Inter. Ma il sogno è sempre stato quello di giocare in Italia. Il mio bisnonno era italiano, di Lucca, e da quando ero bambino in famiglia mi hanno sempre parlato dell’Italia. In Uruguay ho conosciuto un agente che mi ha proposto di giocare in serie D, nella Cittanovese. Così senza pensarci due volte sono partito con mia moglie Florencia e mia figlia Olivia che oggi ha 5 anni».
«Sant’Agata? Qui ho trovato una seconda famiglia, ho legato con tutti da subito. Non so cosa mi riserverà il futuro, ho 31 anni e la Sicilia può rappresentare il mio trampolino di lancio».