Repubblica: “A qualcuno piace thriller. Il Palermo pasticcia e poi vince col brivido”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che ha vinto contro il Pisa.
L’immagine del freddo pomeriggio del “Barbera” è un nugolo di rosanero che abbracciano Corini dopo il gol scaccia fantasmi di Jacopo Segre, con cui il Palermo ha battuto per 3-2 il Pisa in una gara da mille volti, che per alcuni tratti ha rischiato di portare i tifosi dallo psicanalista. Il Palermo che ritrova la vittoria dopo 5 partite non è un malato guarito, ma una squadra che per larghi tratti fa fatica e si concede dei blackout pericolosissimi, eppure ha tirato una grande respiro di salute e fiducia. Il riassunto del film della gara è una prima parte, 25 minuti, da film dell’orrore.
Poi una grande reazione di orgoglio dettata da Roberto Insigne, migliore in campo con un gol edue assist, e la rete di Brunori, che al “Barbera” su azione non aveva ancora segnato. E, ancora, un harakiri grazie al quale il Pisa ha potuto rimontare due reti nei primi cinque minuti del secondo tempo, prima del gol della vittoria di Jacopo Segre, anima del centrocampo e goleador che ci ha presto gusto. Anche quando, dopo la rete, ha fatto quaranta metri di corsa per abbracciare e strattonare Corini.
I primi 25 minuti della squadra rosanero sono stati inguardabili, sulla falsariga di quanto visto negli ultimi due mesi: fatica a costruire gioco, un vuoto in mezzo al campo e quasi paura per ogni pallone da giocare. I rosa hanno sofferto tutti gli affondi del Pisa, che avrebbero trovato pure il gol del vantaggio con Marin, se non fosse stato annullato dal Var. Un colpo che ha fatto suonare la sveglia per il Palermo, passato in vantaggio con Insigne, fino a quel momento impalpabile, innescato da un filtrante di Gomes. Grande boccata di ossigeno, con tanta strada fare per tornare la squadra delle prime 8 partite.