“«Ormai siamo ai dettagli». Risponde così chi alza la testa dal tavolo della trattativa per il passaggio del Palermo da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini a chi chiede a che punto è lo stato dei lavori. Si lavora senza sosta a Londra per definire il tutto, per riempire la società veicolo YW&F Global Limited dei fondi necessari per la gestione della società di viale del Fante e per fornire a Zamparini le garanzie bancarie necessarie per fargli mettere le firma sull’atto di cessione dell’Unione Sportiva Città di Palermo Spa. Avvocati, esperti di operazioni finanziarie e analisti stanno lavorando senza sosta per rispettare i termini dell’accordo annunciati da Baccaglini e che scadranno domani. Ogni momento può essere quello giusto per la stretta di mano, le foto di rito e la nascita del nuovo Palermo della YW&F Global Limited. Dal momento in cui sarà data la comunicazione ufficiale dell’avvenuto passaggio di proprietà, scatterà il limite di 30 giorni entro cui il club di viale del Fante dovrà fornire alla Federcalcio la documentazione che riguarda i requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria necessari per l’iscrizione al campionato. Dopo quanto avvenuto con il caso Parma, le norme federali sono molto più restrittive rispetto al passato. Le nuove regole, approvate all’unanimità dal consiglio federale poco più di due anni fa, prevedono norme per i soggetti che acquisiranno almeno il dieci percento dei club professionistici. L’unica documentazione che il Palermo ha presentato fino a questo momento è relativa all’autocertificazione antimafia e alla comunicazione sull’avvenuta ratifica da parte del consiglio di amministrazione della carica di presidente affidata a Paul Baccaglini. Dal momento dell’avvenuto passaggio di proprietà si dovranno assolvere gli altri due compiti: onorabilità e solidità finanziaria. Almeno un istituto di credito nazionale e uno internazionale dovranno attestare la solvibilità del club; a proposito di onorabilità non si dovranno avere carichi pendenti relativi a reati puniti con pena edittale massima superiore ai cinque anni, reati previsti dalla legge 401/1989 (in materia di violenza negli stadi) e alla legge 376/2000 (doping); truffa e appropriazione indebita oltre che opportuna certificazione antimafia rilasciata dal ministero dell’Interno. Ci sarà poi l’aspetto, certamente non secondario, relativo all’iscrizione al campionato di serie B che procederà parallelamente agli accertamenti legali relativi al passaggio di proprietà. Gli accertamenti sportivi per l’iscrizione al campionato tengono conto degli indicatori di controllo dell’equilibrio finanziario ed economico delle società: oltre che assicurarsi che la nuova società sia in grado di finanziare da ora in poi le attività del club, bisognerà rispettare i parametri sulla liquidità necessaria per fare fronte ai debiti pregressi con scadenza entro i dodici mesi. Gli altri due parametri riguardano l’indebitamento generale e il costo del lavoro che non deve andare oltre una certa soglia. Proprio dalla prossima stagione, vale a dire dal campionato 2017/2018, il rispetto di questi requisiti sarà valido per l’ammissione al campionato, una tappa obbligata verso l’obiettivo del pareggio di bilancio che la Federcalcio persegue per i club affilati a partire dalla stagione 2018/2019, quella che nelle intenzioni del nuovo presidente del Palermo Paul Baccaglini dovrebbe segnare la stagione del ritorno sui campi della serie A per il suo Palermo. La pena per il mancato pareggio di bilancio, in assenza di un piano particolareggiato di rientro dei debiti, potrà portare fino all’esclusione del campionato”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.