La Reggina è nei guai. In pochi giorni si è passati dalla gioia per la vittoria nel derby, al malore del presidente Gallo, alla vittoria di ieri a Ferrara contro la SPAL fino ad arrivare ad oggi, data in cui scadevano i pagamenti di stipendi e contributi. Come riporta “Itasportpress.it” la Reggina non ce l’ha fatta ad onorare tutti gli impegni. Pagati solo gli stipendi di Novembre e Dicembre.
Deloitte prima e la CoViSoc poi certificheranno l’inadempimento e poi la Giustizia Sportiva farà il suo corso. Dura da digerire per un club il cui presidente è parso impossibilitato proprio nei giorni delle scadenze. Il lutto della madre di Luca Gallo ed il malore nella giornata di lunedì, comunicato anche attraverso il sito ufficiale, hanno dato un segnale. Sulla gravi condizioni del patron del sodalizio calabrese è stato molto chiaro il DG Iriti che, dopo aver visitato Gallo, è intervenuto ai microfoni di RegginaTv mentre era in viaggio per Ferrara.
E’ chiaro che la Reggina sia arrivata alla scadenza del 16 febbraio troppo a ridosso della stessa. I contributi previdenziali (INPS) e le ritenute (IRPEF) si riferivano per la maggior parte alla stagione 2020/2021. La nuova stagione, infatti, prevede delle deroghe e rateizzazioni per legge che partiranno dalla prossima scadenza. Anche sul fronte degli incentivi all’esodo la Reggina ha saltato tutti gli impegni (si registrano infatti molti ricorsi al Collegio Arbitrale della Serie B) e con gli agenti (questi ricorsi sono al CONI). Certamente l’impossibilità del presidente, oggettiva, consentirà agli avvocati del club amaranto di portare le proprie istanze. Chi potrebbe contestarlo. Da capire se e quando la Procura Federale aprirà il fascicolo e riterrà opportuno procedere con il deferimento.