E’ in corso il Consiglio di Stato che entro la serata, o al più tardi nella mattinata di domani, si pronuncerà sui ricorsi per l’esclusione della Reggina e per l’ammissione del Lecco. La linea difensiva della Reggina sarà fondamentalmente imperniata sul pagamento dei 757 mila euro dello stralcio debitorio previsto dall’omologa al piano di ristrutturazione del debito avuta dal Tribunale:
Gli avvocati della Reggina dicono di fronte ai giudici del Consiglio di Stato quanto riportato da strettoweb.com:
«Il Tribunale ci diceva che potevamo pagare entro il 12 luglio e secondo noi era l’ordinamento superiore e supremo, così lo avevamo interpretato, non essendoci alcuna giurisprudenza in merito. Poi, però, non appena la Covisoc ci ha comunicato che loro interpretavano diversamente e che avremmo dovuto pagare prima, allora abbiamo pagato subito senza battere ciglio, adeguandoci anche all’interpretazione federale, dimostrando la nostra totale buona fede. In sostanza la Reggina per iscriversi al campionato di serie B ha versato oltre 6 milioni e 200 mila euro di denaro sonante, che nessuno le tornerà indietro in caso di conferma di esclusione provocando un enorme danno economico e finanziario, ed è stata esclusa ad un campionato a cui aveva diritto a partecipare soltanto per una differente interpretazione di una norma nuova che non aveva alcuna giurisprudenza. E’ assurdo, per questo chiediamo la riammissione immediata per una società che ha onorato tutte le scadenze e se ha interpretato diversamente i tempi relativi a un versamento comunque marginale rispetto alla cifra principale, l’ha fatto soltanto seguendo una norma dello Stato».