Reggina, Inzaghi: «Nessun rammarico, nostro sogno sul campo l’abbiamo conquistato»

Il tecnico della Reggina Pippo Inzaghi ha parlato in conferenza stampa esprimendosi sulla lotta playoff.

Ecco le sue parole:

«Vorrei spendere una parola per quanto riguarda l’Emilia Romagna, è una terra a cui sono legato, ho casa a Milano Marittima. Le immagini che stanno arrivando fanno male, un abbraccio e forza. Chi può dia una mano anche nel suo piccolo. Rammarico? Il tuo sogno sul campo l’hai conquistato, quindi no. I 52 punti li abbiamo fatti, poi per motivi non consoni al campo qualcosa ci è stato tolto, ma tentiamoci. Per quanto fatto rammarico non ne possiamo avere, poi è chiaro che tutti avremmo voluto fare qualcosa in più. Penso che la squadra meriti un applauso. Sarebbe un peccato non vincere domani. Io ci credo molto. Domani dobbiamo chiudere bene per noi stessi, speriamo non sia l’ultima gara. Abbiamo l’obbligo morale. Sono curioso di capire la reazione della squadra, la città ha risposto. Ho rivisto la partita di Bari, ho detto che meritavamo il pari, ma invece meritavamo di vincere. Non si può perdere in quel modo, la squadra le partite le fa. Contro l’Ascoli è una finale, stimo Breda, perché ha risistemato una squadra che non era messa bene. Se ci fosse stato bisogno di dire qualcosa alla squadra in questa settimana sarebbe stato un problema. Non c’è stato bisogno di dirgli niente, hanno avuto rispetto per le scelte mie e del mio staff. Meriteremmo di fare i playoff perché ci siamo stati sempre dentro. Formazione? Abbiamo ancora due allenamenti, oggi e domani, non abbiamo molta scelta ma io non mi sono mai lamentato di chi è stato fuori. Qualche dubbio c’è, come è giusto che sia, ma quelli che ho sono in grado di regalarci un sogno domani. Dobbiamo cercare di riagguantarlo a tutti i costi. Non preoccupiamoci della penalizzazione, centrare gli spareggi sarebbe un qualcosa di storico. Futuro? Ho già parlato del prossimo anno. In questo, di anno, intanto ci siamo uniti e ci siamo guadagnati tutto sul campo. Io mi sento cresciuto come allenatore, la società si sentirà cresciuta come società, visto che è nuova, idem i tifosi che per domani prepareranno una bella coreografia. Per il prossimo anno si dovrà alzare l’asticella».