Reggina, finto credito per pagare debiti: perquisizioni della Gdf al centro sportivo Sant’Agata
Continua la maxi inchiesta della Guardia di Finanza sulle attività illecite della Reggina di Luca Gallo con un imprenditore pugliese.
Come si legge su “Calcioweb.eu” nella giornata di ieri, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso da questa Procura della Repubblica, avente per oggetto, in via diretta, le disponibilità finanziarie di una società con sede a Lecce e, per equivalente, i beni del suo rappresentante, per un valore complessivo di circa 2,3 milioni di euro, quale profitto delle ipotesi di reato di riciclaggio nonché di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Sarebbe emerso inoltre che la società calcistica Reggina 1914 S.r.l. avrebbe ricevuto dalla predetta s.r.l. barese – a titolo di permuta, quale pagamento di una sponsorizzazione – un credito fiscale ritenuto fittizio (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), pari ad euro 703.913,40 oltre I.V.A., utilizzato, nell’aprile 2022, per compensare debiti tributari e previdenziali relativi ai periodi di imposta dal 2016 al 2020. Tale circostanza è stata segnalata da questa Procura della Repubblica – per le valutazioni di competenza – alla COVISOC (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). I militari del Nucleo PEF Bari hanno, altresì, eseguito – su disposizione di questa Procura della Repubblica – decreti di perquisizione presso le sedi legali e operative della menzionata società leccese e della Reggina S.r.l., al fine di reperire documentazione utile allo sviluppo delle indagini.