Reggiana, tutti i sogni di Vergara: «Playoff in doppia cifra e Napoli. Sfidare squadre come il Palermo…»
Intervistato da Massimo Boccucci per il Corriere dello Sport, oggi in edicola, Totò Vergara, il fantasista della Reggiana, si racconta tra sogni, obiettivi e voglia di migliorarsi. Il giovane scugnizzo di Frattaminore, che compirà 22 anni il prossimo 16 gennaio, ha già lasciato il segno in Serie B con numeri importanti: 4 gol, 4 assist e un totale di 19 presenze per 1.299 minuti giocati. Tra tatuaggi carichi di significato e la grinta di chi punta in alto, Vergara guarda al futuro con determinazione, puntando alla salvezza con la Reggiana e al sogno di tornare un giorno a vestire la maglia del Napoli.
Vergara, la sosta dopo 2 vittorie di fila cosa sta portando?
«Era importante finire il 2024 più sereni e andare in vacanza. Ci siamo riusciti con due belle partite. Ora c’è serenità, che è la cosa più importante per noi».
I propositi per il 2025?
«La salvezza prima possibile, poi se arriverà qualcosa di più l’accoglieremo volentieri. Restare con i piedi per terra è fondamentale».
Avete trovato continuità?
«Se pensiamo alle ultime 5 gare con 3 vittorie direi che l’abbiamo trovata, peccato il passo indietro a Cittadella. Una lezione».
Su quali aspetti insiste Viali?
«Lavoriamo sugli atteggiamenti, non li dobbiamo sbagliare. Anche la società trasmette tranquillità, questo è un vantaggio che ci sentiamo di poter sfruttare».
Com’è questa Serie B?
«Difficile e bella. È stimolante giocare in certi stadi e contro avversari importanti, per esempio Palermo e Samp. In B si devono fare le giocate trovando spazi e tempi, la differenza la fa questo».
Vi aspetta il Bari in casa.
«Loro vengono da qualche difficoltà, ma dopo la sosta sappiamo che cambia tutto e tante cose possono mettersi a posto. Al ritorno sarà come se fosse la 1ª».
La prova migliore e quella da dimenticare?
«A Cremona la nostra gara più bella e non solo per il successo, la peggiore è stata a Cittadella».
Vergara è contento di sé?
«Direi di sì, però potrei dare di più. Magari trovare una maggiore continuità perché a volte faccio cose buone e altre no. Poi vorrei cercare qualche obiettivo più ambizioso».
Obiettivo di squadra e personale?
«Sogno i playoff e arrivare in doppia cifra. Il realismo, intanto, mi fa pensare alla salvezza».
Visto tutto del suo repertorio?
«Manca qualcosa, ma lo dico solo se e quando succederà».
Dove può migliorare?
«A livello tecnico potrei essere più pulito e so di perdermi talvolta in mezzo al campo».
Gioca anche per il Napoli?
«Certamente, l’idea di poter un giorno tornare a casa ce l’ho».
La sua sfida più grande è tornare al Napoli?
«Sì, è una squadra che lotta per vincere il campionato. So anche quanto sarà difficile tornarci».