Reggiana, Goretti: «Mercato? Dopo il Palermo abbiamo capito come intervenire»

Il Ds della Reggiana, Goretti, nel corso di una conferenza stampa ha commentato quello che è stato il suo lavoro e di quello della società in generale.

Di seguito le sue parole:

«Non posso che ringraziare la società per lo sforzo economico non indifferente e per avermi messo a
disposizione un budget adeguato – ha sottolineato il diesse granata – Nelle ultime ore mi è stato permesso
di sforarlo evitando di conteggiare nella voce monte ingaggi lo stipendio di Vido (infortunatosi al crociato e
rientro previsto in primavera, ndr)».
È stato un mercato difficile sin dagli albori, dominato dai club che possono permettersi di non badare a
spese. «Fino a pochi anni fa c’era una manciata di squadre in grado di determinare tutte le trattative, ora con
le proprietà straniere sono almeno una decina i club in grado di permettersi di investire milioni per un
cartellino e tenere bloccati dei giocatori per lungo tempo complicando il lavoro di tutte le altre – ha precisato
Goretti – La Reggiana ha speso poco? Con i prestiti di Nardi e Gondo ci sono stati degli investimenti, ma
sicuramente non rientriamo nella lista menzionata prima. Sento dire che ci siamo mossi tardi su certi obiettivi,
ma voglio ricordare che a inizio mercato giocatori e procuratori sperano in livelli alti poi con il passare delle
settimane iniziano ad abbassare le pretese. Le dinamiche in Italia sono queste. Rodhén e Moncini rimpianti?
Nessuno di loro. Con il primo avremmo aggiunto esperienza e solidità a centrocampo, ma il giocatore ha fatto
altre scelte, con il secondo ho parlato più di una volta ma non si sono verificate le condizioni giuste per
prenderlo. Sono però contento dell’arrivo di Gondo perché in prospettiva (con il riscatto in caso di
raggiungimento della salvezza, ndr) può diventare un giocatore della Reggiana e questo lo stimolerà a fare
bene in campo. Frigerio e Correia? Le società di appartenenza chiedevano troppo…»

 

«Tre anni fa la Reggiana è finita a -12 dalla salvezza, per questo motivo abbiamo deciso di azzardare
puntando a costruire un nuovo ciclo – ha proseguito Goretti – Dopo le gare contro Como e Palermo, in cui
abbiamo fatto vedere cose buone e altre meno buone, abbiamo deciso che era necessario intervenire
mettendo dentro fisicità, esperienza e atletismo. Ora il problema sarà portare tutti questi nuovi atleti allo
stesso livello degli altri. Antiste? Avevo parlato di lui con il Sassuolo mesi fa, ha qualità fisiche e tecniche
interessanti, ora vediamo come si calerà nel contesto granata. Montalto? Nesta non lo reputa congeniale al
suo modo di giocare ma a lui ho detto che verrà reintegrato alla rosa se non partirà entro domani sera (data
ultima per le squadre alle quali è stata concessa la proroga alle trattative, ndr), poi spetterà all’allenatore
decidere se e come sfruttarlo».
Nella lista degli over, dalla quale è stato escluso Vido per ovvi motivi, resta un posto libero. «Lo abbiamo
tenuto per ogni evenienza e non vi rientrerà Mbaye perché è fuori (manca ancora la cittadinanza italiana,
ndr), numericamente siamo a posto in difesa – ha concluso il dirigente granata – Tanti giovani in prestito? Sì,
ma al termine del girone d’andata valuteremo chi si è inserito meglio e in base alle valutazioni che faremo
potremo decidere di provare ad acquistarli e farli diventare un patrimonio del club come lo è già Girma».

 

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio