Recordman, capitano e grande leggenda del Palermo: Fabrizio Miccoli dice addio al calcio giocato (VIDEO)

L’addio ai maltesi del Birkirkara, avvenuto qualche giorno fa, aveva messo in preallarme il mondo del calcio. Oggi quello stesso addio è diventato un saluto a tutto il mondo del pallone. Dopo circa 20 anni di carriera, infatti, Fabrizio Miccoli ha annunciato il proprio ritiro dal calcio giocato. Alla base della decisione presa dal “Romario del Salento” c’è l’esigenza di ricongiungersi a moglie e figli. Un desiderio così forte da spingerlo, all’età di 36 anni, a chiudere con quell’esperienza che ha occupato grandissima parte della sua vita.

Dopo aver giocato nelle giovanili di San Donato e Milan, era il lontano 1996 quando Miccoli ha mosso i primi passi nella prima squadra del Casarano. Poi Ternana (quattro anni), il prestito al Perugia (un anno), le avventure tra le fila di Juventus e Fiorentina (entrambe durate una stagione) ed il trasferimento all’estero ai portoghesi del Benfica (due anni). Tutte esperienze importanti, ma non paragonabili alla favola vissuta dall’attaccante leccese a Palermo. Sei anni, dal 2007 al 2013. Sei stagioni che lo hanno reso indimenticabile per i tifosi di fede rosanero. Sei campionati che hanno fatto di lui una leggenda.

Con 165 presenze e 74 reti, infatti, Fabrizio Miccoli è entrato di diritto nella storia del club di viale del Fante. Nessuno ha vestito la maglia rosanero più di lui, nessuno ha fatto meglio di lui in quanto a marcature. L’ormai ex numero 10 è stato un vero leader della compagine palermitana, squadra della quale ha indossato anche la fascia di capitano dal 2009 fino alla fine della sua avventura nel capoluogo siciliano. Diversi piazzamenti in Europa, una storica finale di Tim Cup ed un’amara retrocessione: tutti avvenimenti indimenticabili che legano indissolubilmente Fabrizio Miccoli ed il Palermo.

Ed anche i gol decisivi nel sentitissimo derby contro il Catania, l’esultanza al ritmo di “Chi non salta è catanese” e quella alla Rey Mysterio che hanno fatto di lui l’idolo del “Barbera”. La prima tripletta nella massima serie (contro il Bologna nel 2010), la seconda in Inter-Palermo 4-4 del 2012, la terza contro il Chievo nello stesso anno e l’indimenticabile gol da centrocampo segnato al “Renzo Barbera” ai danni di Stefano Sorrentino. Gli show insieme ad Amauri, Cavani, Pastore ed Ilicic. E ancora quel contratto milionario strappato in conferenza stampa e l’amore eterno giurato al Palermo, le lacrime per una finale persa e quelle per la retrocessione.

Infine l’addio ai rosanero nell’estate del 2013. Un fatto già preannunciato, ma reso necessario visti le ben note vicende extracalcistiche. Poi l’approdo al Lecce (due stagioni), ovvero il coronamento del sogno di una vita, e la breve avventura al Birkirkara terminata dopo sei presenze e sette gol. Tutto questo è Fabrizio Miccoli: indimenticabile recordman, capitano e leggenda rosanero.

In basso un video con tutti i gol del “Romario del Salento” con la maglia del Palermo.

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Giulia Nasca