L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Matteo Brunori che non riesce più a fare gol da cinque turni.
Non segna da 5 giornate e questa è già una notizia, perché nel 2022 non era mai capitato. Ma l’astinenza di Matteo Brunori diventa lo specchio dei problemi di una squadra che non è più quella che ha riportato Palermo in B e che ancora non è diventata qualcosa d’altro. D’altronde, il 9 di Corini ha abituato tutti sin troppo bene, trovando la via della rete con una continuità impressionante: da quando veste il rosanero, solo un’altra volta era rimasto 5 gare di fila senza far gol, fra dicembre e gennaio scorso. Non a caso il periodo che portò al cambio tecnico, con l’esonero di Filippi e l’avvento di Baldini. Sul piano statistico, c’è da dire che una di queste partite non varrebbe perché era il derby col Catania, di fatto annullato dalla esclusione degli etnei.
Fin qui, Brunori, da febbraio in poi, ha segnato almeno un gol. A ottobre non c’è riuscito ma ha un’ultima possibilità: sabato a Modena. Ci sono periodi dove a un attaccante riesce tutto e altri in cui la palla non ne vuole sapere di entrare. Di certo, Brunori è vivo e in ogni gara non solo resta il principale riferimento offensivo della squadra, ma conclude verso la porta e produce la maggior parte dei pericoli per le difese avversarie. Col Pisa, ha mandato in porta i suoi due compagni di reparto (o meglio, le ali che dovrebbero supportarlo) con passaggi raffinati, col Cittadella ci ha provato spesso nel 1° tempo e nella ripresa almeno in un episodio (contatto con Perticone al 40′ st su centro di Valente) le immagini lasciano qualche perplessità su un possibile rigore.
Ma non c’è dubbio che qualcosa rispetto alla magia della scorsa stagione (29 gol, play off compresi) sia cambiato ed era anche logico che succedesse. E’ cambiato il gioco del Palermo, sono cambiati gli avversari, più ruvidi e scafati in categoria superiore. Oltre a dettare la profondità, dove riesce sempre a dare il meglio, Matteo deve lottare in mezzo spesso con due centrali che gli alitano addosso. Sono cresciute le responsabilità dato che è diventato capitano. Brunori è in pratica l’emblema della trasformazione di un gruppo nel quale, come titolare, al momento sono rimasti solo lui, Marconi e Buttaro. Ma resta il bomber cui tifosi e allenatore confidano.