Repubblica, Palermo il no di Zamparini: “«Nessuna garanzia da parte di Baccaglini». Il patron friulano rimanda al mittente l’offerta arrivata da Integritas Capital: «Non c’era alcuna certezza sugli impegni futuri per lo stadio e la società»”
“Abbiamo scherzato. Zamparini va avanti per la sua strada e si tiene il Palermo. Il presidente rosanero ha detto no alla proposta formulatagli da Paul Baccaglini e ha deciso di non chiudere una trattativa andata avanti per mesi e che alla fine si è rivelata l’ennesima chimera per i tifosi rosanero che da tempo chiedono un deciso cambio societario. «Non ho ricevuto le giuste garanzie – dice Zamparini – Non posso lasciare il Palermo al primo che arriva. Vado avanti per la mia strada e porterò subito la squadra in serie A. Se poi questi soldi arriveranno ne parleremo. Per me al momento la storia è chiusa ». Una porta che resta socchiusa solo sulla carta. È, infatti, evidente che il discorso, almeno con il gruppo Baccaglini è chiuso. «È venuto il loro avvocato italiano – racconta Zamparini – mettendomi davanti un documento che non stava né in cielo né in terra. I soldi non erano quelli che avevamo pattuito quando avevamo iniziato la trattativa. Il problema non è tanto relativo alla mia parte. Quello si sarebbe potuto risolvere. Il problema riguardava gli impegni legati ai soldi che avrebbero messo nella società, nello stadio e nel centro sportivo. Non posso cedere il Palermo a chiunque». Il documento al quale Zamparini fa riferimento è quello redatto ieri mattina a Londra all’inizio di una giornata lunga ed estenuante così come lunga ed estenuante è stata tutta la trattativa tra Maurizio Zamparini e Paul Baccaglini. Il manager italoamericano ha incontrato a Londra il suo socio Paul Fleming e insieme hanno messo nero su bianco la proposta da fare arrivare a Zamparini. Una proposta diversa rispetto a quella che il patron friulano si aspettava e certamente al ribasso. Nel documento messo a punto dai soci di Integritas Capital con la supervisione dell’istituto di credito inglese che garantiva su tutta l’operazione, ha tenuto conto di una serie di parametri relativi, ad esempio alla retrocessione, ai debiti, ai mancati introiti derivanti dai diritti televisivi, a un patrimonio giocatori che si è svalutato. «Loro dicono che il Palermo in serie B vale poco – sostiene Zamparini – ma il Palermo ha il suo blasone, ha i suoi tifosi. Se ci sono dei problemi economici ho già trovato chi questi problemi li risolverà». Fatto sta che la proposta ufficiale, scritta in inglese, è stata quindi inviata all’avvocato del foro di Padova che cura gli interessi di Baccaglini. Il tempo di tradurre il documento e il legale è salito in auto e da Padova ha raggiunto villa Zamparini ad Aiello del Friuli dove ad attenderlo c’erano il patron rosanero e i suoi consulenti. Nelle studio di Zamparini è quindi iniziata la riunione nella quale il documento preparato a Londra è stato analizzato e spulciato da cima a fondo con un occhio di riguardo, soprattutto, alla cifra finale che Integritas Capital offriva per la società rosanero. Una cifra tra i sessanta e i settanta milioni che Zamparini ha ritenuto insufficiente decidendo quindi di fare saltare il banco e di dire. «I soldi non ci sono – dice – Non ci sono le garanzie che mi aspettavo. Avevo già capito da qualche tempo come sarebbero andate e le cose e per questo motivo mi ero mosso in anticipo. Adesso, mentre lei mi parla al telefono, sono riunito con Lupo e Tedino per fare la squadra per il futuro. Abbiamo preso Coronado. Arriveranno almeno altri sei o sette giocatori. Parlerò con imprenditori siciliani e con loro troverò qualcuno che possa supportarmi o prendere la società. Baccaglini non sarà più il presidente. Al suo posto ho già individuato una figura di grande spessore istituzionale che mi ha dato il suo consenso. Sarà una bella sorpresa per i tifosi del Palermo» A dire il vero, i tifosi del Palermo di sorprese di questo tipo non ne vogliono avere più. Tifosi che anche ieri hanno manifestato tutta la loro avversione nei confronti di Zamparini e della sua gestione degli ultimi anni. Un malcontento che comunque non ha impedito al patron friulano di andare avanti per la sua strada. Una strada che per qualche mese ha incrociato quella di Paul Baccaglini che ieri è rientrato da Londra sapendo già del no di Zamparini e del fatto che il closing era saltato. Baccaglini che con ogni probabilità spiegherà oggi la sua verità sull’intera vicenda”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.