Rapporti Napoli-ultrà: la procura apre un’indagine
Dopo la Juventus, anche il Napoli è finito nel mirino della Procura federale per i presunti rapporti con gli ultrà legati alla criminalità organizzata. Il pm Giuseppe Pecoraro ha deciso di aprire un fascicolo in seguito alle dichiarazioni dal sostituto procuratore della Dda di Napoli Enrica Parascandolo.Ecco le sue parole «Esiste una forma di controllo, come per tutte le attivita’, da parte della camorra, non mi sento di escluderlo – ha spiegato la Parascandolo – ma questo non vuol dire che le curve siano appannaggio dei clan o che i clan condizionino la gestione o la vendita dei biglietti. E soprattutto, come hanno dimostrato le indagini, nella maniera più assoluta risultano frequentazioni del vertice della società con i clan per acquietare la curva». Ma a far discutere è soprattutto la presenza costante a bordo campo di Antonio Lo Russo, figlio di un noto boss della camorra. La Parascandolo nega che ci siano un rapporti diretti tra il Napoli e i gruppi di tifosi legati a clan camorristici, ma la Procura federale vuole vederci più chiaro e per questo motivo ha aperto un’indagine.