Domenica 20 novembre prenderanno il via i Mondiali di calcio in Qatar e, per la Rai, sono in partenza un centinaio di persone. «Tra le 80 e le 100», sottolinea l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano. Ci saranno giornalisti, tecnici, maestranze e impiegati, un numero che alcuni hanno giudicato eccessivo considerando l’assenza dell’Italia di Roberto Mancini.
C’è chi invece considera le cifre adeguate, considerando che tutte le 64 partite del Mondiale – costate 150-160 milioni, più i costi di produzione – saranno trasmesse in diretta dalla tv pubblica. Qualche giorno fa la concorrenza, nei panni di Pier Silvio Berlusconi, aveva sentenziato: «Duecento milioni di investimenti tra tutto, più i costi di produzione: che senso ha? È servizio pubblico?», le parole dell’AD di Mediaset.