Ragazzo fa scorta di coca per il lockdown: il giudice non convalida l’arresto
Secondo quanto riporta “Repubblica”, a Bologna, un giudice non ha convalidato l’arresto di un uomo per aver fatto scorta di coca in vista del lockdown legato all’emergenza Coronavirus. L’uomo in questione è Emilio Tiano, 23 anni, arrestato e finito ai domiciliari nell’ambito dell’operazione che l’altro ieri ha portato i carabinieri a smantellare un’organizzazione che smerciava droga in città. Nel seminterrato della società di autonoleggio intestata a lui, considerata una delle basi, i carabinieri hanno trovato due involucri di cocaina per 23 grammi, di cui 15 ‘netti’. L’uomo ha ammesso che era sua, avendola acquistata per uso personale e di averla nascosta in azienda per evitare guai al padre e di aver preso quella quantità in relazione alla situazione creatasi durante l’emergenza Covid, di averla pagata 1.800 euro e di avere un bilancino per verificare che gli avessero dato esattamente quello che aveva chiesto. Il giudice Mazzino Barbensi non ha ritenuto “inverosimile che di tale sostanza sia stata fatta scorta in un periodo in cui è avvenuta la restrizione d’autorità della libertà di movimento a causa dell’emergenza sanitaria”, decidendo quindi di non convalidare le misure cautelari, restano però valide le accuse di associazione finalizzata al traffico di droga.