Ragazza accusa di stupro cinque calciatori della Virtus Verona. I dettagli

Cinque giocatori della Virtus Verona, squadra che milita in Serie C, sono accusati di stupro ai danni di una ragazza. L’episodio risalirebbe al gennaio 2020. Gli indagati, tutti attorno ai 20 anni d’età, avrebbero fatto ubriacare la giovane per poi a turno abusare di lei, riprendendo il tutto con il cellulare. Il pm Elisabetta Labate, al termine dell’inchiesta, ha chiesto per gli imputati il rinvio a giudizio.

Giocando a poker «sorseggiavamo una birra, ne avevamo solo una a testa». In casa, c’erano una ragazza e cinque ragazzi: lei, per i fatti di quella sera, li accusa di stupro. Loro invece negano gli abusi e parlano di «rapporti consenzienti», come emerge dal racconto di uno degli imputati: «Verso le 23.30 – ha riferito il giovane – abbiamo ordinato una pizza…eravamo tutti sobri, lei parlava e scherzava tranquillamente… Non barcollava ed era normale…Poco dopo siamo passati in camera.. Lo abbiamo fatto un po’ tutti insieme…Lei si è spogliata da sola», sfilandosi «leggins e stivali». E «mentre eravamo in camera, abbiamo avuto tutti un rapporto con lei». Poi «lei ci dice di fermarci un attimo perché deve andare al bagno», dopodiché «non siamo tornati in camera ma abbiamo ripreso ad avere rapporti sessuali in bagno… per quanto mi riguarda, ho valutato il suo gesto come un invito… ».

Cinque ragazzi in compagnia di una ragazza: a casa di uno di loro, durante la sera e la notte a cavallo tra il 18 e il 19 gennaio 2020, ci sarebbe stato prima quel gioco a carte «alcolico» dove «è prevista una penitenza per chi sbaglia, che deve bere un sorso», mentre chi «indovina può scegliere chi degli altri deve bere». Poi, tra loro, si sarebbe consumato il sesso: rapporti «del tutto volontari e condivisi» secondo i cinque imputati; uno «stupro di gruppo» è invece la denuncia dell’unica ragazza presente alla serata. A partecipare a quella partita a poker, seduti attorno al tavolo della cucina,una studentessa universitaria di 20 anni e quattro giovani calciatori professionisti: lei ha poi riferito alla polizia di essere stata vittima da parte loro di una presunta «violenza di gruppo dopo essere stata indotta a bere a dismisura», mentre un quinto compagno di squadra degli accusati – stando alla ricostruzione delineata dalla pm Elisabetta Labate – non avrebbe preso parte ai rapporti, ma avrebbe filmato quelle scene con i telefonini di due degli accusati. Sei video che, tra due settimane, verranno esaminati in contraddittorio nel corso dell’udienza preliminare al termine della quale la giudice Paola Vacca dovrà stabilire se la vicenda debba o meno sfociare in un processo.