Raffaella Carrà: “Maradona era un cavallo pazzo. Non poteva usare il condom?”
“Maradona? Un grande dolore. Io che non amo fare i video per gli amici, avevo fatto un’eccezione e ho girato un breve filmato per i suoi sessant’anni. Gliel’hanno mandato e mi hanno detto che si è commosso nel vederlo. Eravamo davvero amici”.
Intervistata dal settimanale Sette, Raffaella Carrà ricorda il Pibe de Oro, scomparso lo scorso 25 novembre.
“Era un mascalzone – prosegue la showgirl bolognese di nascita e romana d’adozione -, ma generosissimo, capace di slanci incredibili, nonostante la sua vita pericolosa, tra droga e alcol”.
“Una sera del 2001 è venuto a cena a casa mia, a Roma, era con Mina. Io dovevo presentare Sanremo e Diego mi disse ‘Voglio fare Sanremo con te’. Gli ho risposto ‘Diego, tu in questo momento sei stato fermato all’aeroporto perché hai problemi con l’Agenzia delle Entrate in Italia, e vuoi fare Sanremo? Io sarei felice, per me sarebbe un colpaccio, ma lo dico per il tuo bene: non guadagni una lira, ti prenderà tutto lo Stato e la stampa ti massacrerà’. E lui come un bambino ha replicato ‘Davvero? Ma non è stata colpa mia!’.
È andato via come un cane bastonato. Io davvero lo feci per lui: sarebbe stato certo meglio avere Maradona che Ceccherini. Ora purtroppo partirà la telenovela dell’eredità. Ma dico io, benedetto uomo, non poteva usare il condom? Continuano a venire fuori figli illegittimi. Che cavallo pazzo Diego, ma di razza. Pura”, conclude Raffaella Carrà.