Rosario Biondo e Marco Serra sono due ex giocatori di Palermo e Lecce e hanno espresso la loro sul match di domenica sera tra i giallorossi e i rosanero, ecco l’intervista rilasciata al “Quotidiano di Puglia”: “Dal palermitano Rosario Biondo al salentino doc Marco Serra. Sono soltanto due dei tantissimi professionisti che nel corso degli anni hanno animato le sfide tra Lecce e Palermo su entrambi i fronti. Biondo è stato uno dei calciatori più amati nella storia del calcio leccese. Ora ha 52 anni e vive nella sua Palermo in attesa di trovare un posto in panchina dopo una breve esperienza in serie D. «Il Lecce è nel mio cuore, amo il Salento e la gente che vive in quella magnifica Terra dove, tra l’altro, è nato mio figlio Alessio – dice al telefono l’ex difensore autore di 122 presenze in campionato con la maglia giallorossa tra il 1991 e il 1995 -. In verità, sono molto legato anche a Taranto, città nella quale ho vissuto tre anni stupendi. Ma Lecce è Lecce e spero con tutto il cuore che la squadra torni al più presto in serie A. Il Palermo? È in fase di assemblaggio dopo il ritorno in panchina di Stellone, di sicuro le continue voci sulla possibile cessione della società non complicano la situazione. Al di là di tutto, al di là dei suoi tanti difetti però io mi terrei stretto Zamparini che negli anni d’oro ha sfornato fior di campioni come Cavani, Pastore e Dybala tanto per citarne alcuni». Che partita sarà domenica Lecce-Palermo? «Diciamo intanto che sarà una festa di sport visto che tanti palermitani tifano Lecce mentre tanti leccesi tifano Palermo. È qualcosa di raro nel mondo del calcio e per me, palermitano con il cuore giallorosso, è davvero il massimo. Quanto all’aspetto tecnico penso che in questo momento il Lecce avanti rispetto al Palermo anche per merito di Liverani che ha dato alla sua squadra un’identità ben precisa. È un piacere veder giocare la squadra giallorossa, ha tanta qualità in tutti i reparti e presenta un gioco propositivo. Un pronostico? Vinca il migliore». L’esperienza palermitana di Marco Serra, ex difensore, specialista in promozioni dalla serie C alla B, risale alla stagione sportiva 1992-1993. «Ricordo che ero in macchina diretto ad Avellino dove mi attendevano per firmare un contratto triennale con la società irpina – racconta Serra, 56 anni, titolare a Lecce di un avviato negozio di telefonia -. Durante il tragitto in autostrada però mi telefonò il presidente del Palermo, Liborio Polizzi, per convincermi ad accettare l’offerta dei siciliani, un biennale. Da tempo i rosanero e anche altre società di spicco mi facevano una corte serrata. Dopo qualche tentennamento decisi di cambiare itinerario e in serata arrivai in Sicilia. Una scelta azzeccata, a Palermo sarei rimasto volentieri per tanti anni perché la città è stupenda e i palermitani sono accoglienti. Solo che dopo il primo anno di permanenza mia moglie mi spinse a lasciare l’Isola per avvicinarci a casa. Una richiesta comprensibile: purtroppo arrivai in Sicilia proprio nell’estate in cui fu ucciso Paolo Borsellino. Ricordo che eravamo in ritiro quando ci fu comunicata la notizia della strage di via D’Amelio, fu una tragedia per tutti. Per giorni vidi piangere i palermitani che facevano parte della squadra. Si viveva in una città stupenda ma purtroppo militarizzata vista, presenza massiccia di forze dell’ordine messe a presidio dei posti sensibili». Nonostante tutto però la squadra all’epoca allenata da Angelo Orazi vinse praticamente tutto, campionato e coppa Italia. «Segnai un gol pesantissimo a Perugia in occasione dello scontro diretto a 180’ dalla fine del campionato. È uno dei ricordi più belli della mia carriera». Domenica sera Lecce e Palermo si troveranno di fronte al Via del Mare in una sfida da gustare. «Farò di tutto per esserci perché sono convinto che le due squadre delizieranno il pubblico. È difficile pronosticare il risultato finale, mi aspetto un grande spettacolo perché si troveranno di fronte due corazzate. Il Palermo è stato costruito per andare in A, il progetto del Lecce invece è stato appena avviato. Da leccese avrò un occhio particolare per i giallorossi ma al di là di tutto sono convinto che porterà a casa i tre punti chi sbaglierà di meno»”.