Quel “vecchietto” di Sorrentino e lo “0” nei gol subiti: abbiamo un “Fenomeno” in porta, ma non ditelo a nessuno…

Ma quale Mudo, quale Joya, quale CR7 o quale Pulce. Non ce ne voglia il nostro Vazquez o i vari Dybala, Messi e Cristiano Ronaldo. A Palermo abbiamo il Fenomeno. No, non il brasiliano, non fraintendete. Stiamo parlando di lui, di Stefano Sorrentino. Ha i guantoni dite? E cosa importa? Per essere dei fuoriclasse non bisogna mica essere necessariamente un attaccante.

Ebbene, che vi piaccia o no, Sorrentino ha rubato la vetrina a tutti. A suon di gol, sventati ovviamente. E se i rosanero oggi vantano il primato in classifica (siamo solo alla seconda giornata di campionato ma poco importa), le tre vittorie in tre partite ufficiali e soprattutto quello “0” nella casella delle reti subite (unica squadra di serie A), gran parte del merito va a lui, al capitano. Ha ipnotizzato Pandev contro il Genoa, per ben due volte. Al “Friuli” di Udine si è ripetuto, prima su Thereau, poi su Konè ed infine con una prodezza nel finale sul colpo di testa di Zapata. Una parata dietro l’altra. E soprattutto mai una palla raccolta alle sue spalle, in fondo al sacco. Il Palermo è imbattuto, ha calato la saracinesca. E a calarla è stato colui che ne è il padrone, quell’anzianotto che ogni volta viene messo in discussione.

Sono ormai 36 le primavere vissute da Stefano, eppure sembra proprio non sentirle. E a quanto pare è proprio intenzionato a continuare su questa strada per un bel po’. La reattività di un ragazzino, la sicurezza di un veterano, la leadership di un capitano. Sono questi gli attributi che fanno del numero 70 rosanero un valore aggiunto, un perno imprescindibile di questa squadra. Sarà la voglia di fare bene esattamente identica a venti anni fa, quando il ragazzino iniziava a farsi strada nelle giovanili nazionali. Sarà quel contratto ad un anno dalla scadenza che “forse” andrebbe prolungato ad occhi chiusi, in bianco. Ogni suo intervento è un segnale deciso, una dimostrazione pratica di quanto valga, tuttora, Sorrentino. Un valore inestimabile probabilmente. E allora blindiamolo, come si farebbe per un qualsiasi campione in squadra.

Quel vecchietto di Sorrentino ha ancora voglia di stupire e lo fa alla grande. Che voto gli diamo? Otto? Nove? Dieci? Forse è meglio zero. Come le ragioni per cui dovremmo privarci di lui in futuro. Come i dubbi sulla sua affidabilità. Come i secondi che dovremmo perdere prima di fargli un contratto a vita. Come i gol subiti, dei quali è il principale “responsabile”. Abbiamo un Fenomeno in squadra, ma non ditelo a nessuno…

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Luca La Barbera