Sarà il Torino di Giampiero Ventura il prossimo avversario del Palermo in quel dello stadio “Renzo Barbera”. Una squadra nella quale hanno militato e militano tuttora diversi ex rosanero, ma stavolta la grande attesa è tutta per lui: Andrea Belotti. Né Kamil Glik, né Cesare Bovo, quest’anno i fari saranno puntati su colui che fino alla scorsa estate indossava la maglia del Palermo. Precisamente fino al 15 agosto 2015, quando guidava l’attacco della ciurma di Beppe Iachini nel terzo turno di Tim Cup contro l’Avellino.
Nonostante l’addio di Paulo Dybala sembrasse averlo promosso a pedina inamovibile dello scacchiere rosanero, tuttavia già la sera di Ferragosto il futuro di Belotti era più che chiacchierato. Poi quella “bomba” esplosa il 17 agosto («Belotti ha trovato l’accordo con il Torino, domani le visite mediche»), seguita dalle smentite di rito del club di viale del Fante con tanto di comunicato ufficiale. Ed infine la notizia che in molti, probabilmente sfiduciati dall’ancora sconosciuta identità del possibile sostituto, temevano: il “Gallo” è diventato ufficialmente un giocatore granata, per giunta a titolo definitivo.
Finiva così dopo due stagioni l’avventura di Belotti tra le fila del Palermo, uno degli uomini più decisivi della storia recente del club guidato da Maurizio Zamparini. Arrivato in prestito dall’Albinoleffe nell’estate del 2013 in serie B, tra assist e doppiette è subito entrato nei cuori dei sostenitori di fede rosanero. Con 10 gol in 24 presenze il “Gallo” è stato uno dei protagonisti della cavalcata dei siciliani verso la serie A, un rendimento che ha convinto il Palermo a riscattarlo e puntare su di lui per l’annata da squadra neopromossa. L’esplosione del tandem Vazquez-Dybala non gli ha però portato tanta fortuna, i numeri della passata stagione dicono infatti 38 presenze su 38 partite, di cui solo nove da titolare, per un totale di sei marcature.
Indimenticabile comunque la doppietta servita al Napoli in quel del “San Paolo”. Altrettanto indimenticabile quel gol siglato quasi allo scadere contro il Sassuolo, valso il 2-1 definitivo per i rosanero, così come quello segnato in extremis alla Roma l’ultima giornata di campionato. Una rete che sembrava essere l’inizio di un nuovo ciclo, ma che si è infine rivelato l’ultima gioia regalata dal “Gallo” ai suoi tifosi palermitani. A Torino Belotti ha stentato a trovare continuità, eppure oggi si può considerare un punto fisso della squadra di Ventura: due le doppiette (le sue preferite) in granata, l’ultima delle quali ai danni della Sampdoria quasi a fare un favore ai suoi vecchi sostenitori che insieme ai blucerchiati lottano per non retrocedere.
E se Paulo Dybala al “Renzo Barbera” non è riuscito a trovare la prima “gioia” da ex, la speranza è che domenica il “Gallo” non alzi la cresta…