SERIE A

Quali sono le squadre abbastanza forti da contendersi il titolo della Serie A?

Nessuna squadra ha più vinto scudetti consecutivi da quando la fase positiva della Juventus si è conclusa nel 2020, ma l’Inter sembra assolutamente all’altezza di tentare questa impresa. Vediamo quali squadre, oltre ai nerazzurri, i grandi favoriti, sembrano abbastanza forti e promettenti da contendersi lo scudetto in questa stagione.

Chi può ambire allo scudetto quest’anno?
Come accennato, nessuna squadra ha mantenuto il titolo dal termine della scia positiva di nove anni della Juventus nel 2020, ma l’Inter ha indubbiamente mostrato una certa continuità di successi. I nerazzurri hanno posto fine al dominio della Juventus nel 2021, lottando per il titolo fino all’ultimo giorno nel 2022 e vincendo il campionato nel 2024. Altri risultati di tutto rispetto sono le finali conquistate di Europa League e Champions League negli ultimi anni.

L’Inter è una delle squadre più quotate per la vittoria del campionato. Dopo una stagione 2022-2023, in cui ha trionfalmente raggiunto la finale di Champions League e le prime posizioni in Serie A, la squadra di Simone Inzaghi ha mantenuto gran parte del suo nucleo di veterani e aggiunto nuovi talenti alla sua rosa. A differenza del Napoli dell’anno scorso, l’Inter gode di continuità nella guida tecnica e l’allontanamento del gruppo Suning ha indubbiamente portato stabilità a livello di proprietà.
Per la prima volta in quattro anni, l’Inter non ha venduto giocatori di grande rilievo. Ha acquisito validi giocatori, come il polacco Piotr Zieliński e l’iraniano Mehdi Taremi, senza la necessità di cedere pezzi da novanta e, per questo motivo, sembra in tutto e per tutto pronta ad aggiungere un altro scudetto alla sua collezione.

Quali squadre raggiungeranno le prime quattro posizioni?
Prevedere chi possa raggiungere le prime quattro posizioni è più difficile di quanto possa apparentemente sembrare, principalmente perché sei delle prime dieci squadre dello scorso anno hanno cambiato allenatore – sette, considerando anche Daniele De Rossi, che sta iniziando la sua prima stagione completa alla Roma. Si tende a premiare la continuità e a sostenere i campioni e i favoriti, ovvero l’Inter, ma anche l’Atalanta. Gian Piero Gasperini ha raggiunto le prime quattro posizioni in cinque occasioni. Dopo aver conquistato l’Europa League nella scorsa stagione, l’Atalanta rientra a pieno titolo tra le favorite.
D’altro canto, Antonio Conte è una garanzia e, che si tratti di Victor Osimhen o Romelu Lukaku in attacco, ci si aspetta che il Napoli faccia una forte pressione. Le squadre allenate da Conte in Italia sono sempre notoriamente in lizza per contendersi il titolo.

I bergamaschi sono l’incognita in questa situazione. Vincendo l’Europa League, hanno dimostrato potenza, disciplina e resilienza, qualità necessarie per affrontare otto partite di Champions League. Tuttavia, complicano la situazione gli infortuni di Giorgio Scalvini e Gianluca Scamacca, nonché uno stallo tra il club e l’olandese Teun Koopmeiners, che punta al trasferimento alla Juventus.
La prova per l’Atalanta sarà grossomodo assimilabile a quella che ha vissuto il Napoli lo scorso anno: ci si chiede se siano in grado di mantenere un team di giocatori motivati e disposti a restare nel club dopo aver finalmente vinto un titolo così ambito.

Poi c’è il Milan, che, lo ricordiamo, ha battuto il Manchester City, il Real Madrid e il Barcellona in pre-stagione e ha vinto a mani basse il Trofeo Berlusconi. I rossoneri, chiusa la scorsa stagione al secondo posto, hanno ingaggiato lo spagnolo Alvaro Morata per sostituire Olivier Giroud in attacco e il difensore serbo Strahinja Pavlović per rinforzare una difesa che, purtroppo, ha subito ben 49 reti in campionato. Ci si chiede, prima di tutto, se il tecnico Paulo Fonseca riuscirà a elevare i talenti individuali a una forma collettiva più costante rispetto a quella di Stefano Pioli. Le quote vincenti serie A per il Milan riflettono una squadra in crescita, ma che deve dimostrare maggiore continuità rispetto alle scorse stagioni. Se Fonseca riuscirà a gestire bene la rosa, il Milan potrebbe tornare in corsa per il titolo.
La Juventus, invece, ha dimostrato nelle ultime stagioni di poter rendere al di sotto delle aspettative eppure contendere per il titolo per periodi di quattro o cinque mesi. Hanno nominato il più promettente allenatore della Serie A, il brasiliano Thiago Motta, il cui stile è, sotto molti aspetti, in controtendenza rispetto alla tradizione bianconera. Le prime posizioni saranno presumibilmente raggiunte da Inter, Napoli, Milan, Juventus e Atalanta.

Quale squadra riserverà le più grandi sorprese?
Cercando di non soffermarci troppo sulla sudata sfida contro il Modena in Coppa Italia, calorosamente decisa infine ai calci di rigore, il Napoli senza dubbio farà un buon campionato, come naturale conseguenza del tanto atteso effetto Conte. Anche il Torino ha un nuovo allenatore – Paolo Vanoli – che ha portato il Venezia alla promozione, nonostante la perdita di Buongiorno sia significativa. Il Como è una squadra di metà classifica travestita da club neo-promosso, come il Monza un paio di anni fa. Ora che lo spagnolo Cesc Fàbregas ha conseguito il patentino da allenatore, sarà interessante vedere come si comporterà in panchina, dove sostituisce il gallese Osian Roberts. L’arrivo di Andrea Belotti, del portiere spagnolo Pepe Reina, di Alberto Moreno Pérez e del francese Raphaël Varane rendono il club lariano splendente e cristallino come le acque del lago.
Riserverà sorprese anche il Bologna, una squadra dal grande potenziale che, approfittando delle incertezze delle squadre più forti, saprà sicuramente piazzarsi bene.

Da quali squadre ci si può aspettare qualche delusione?
Il rischio è che a deludere sia proprio la Juventus. Questa è la prima grande occasione per Thiago Motta, che si trova a gestire una squadra in quattro competizioni. Finalmente stanno apportando grandi cambiamenti, specialmente a centrocampo, ma la rosa appare, per ora, incompleta. I tifosi juventini sicuramente hanno tragiche reminiscenze del 1990, quando il club spese un capitale per un promettente allenatore della nuova onda proveniente dal Bologna, Luigi Maifredi. In quell’occasione, la Juventus chiuse al settimo posto.
Thiago Motta ha beneficiato di un avvio “morbido” contro Como e Verona, e ha sempre fatto del suo meglio affinché le sue squadre performassero al di sopra delle aspettative. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare per ottimizzare la squadra.
Negli ultimi sei anni, la Roma è probabilmente stata la squadra che ha maggiormente disatteso le aspettative. Riuscire a trarre la squadra in salvo dal limbo del sesto posto, dove ha concluso ben tre stagioni consecutive, sarà un compito difficilissimo per il giovane allenatore Daniele De Rossi.
Rimanendo nella capitale, il nuovo tecnico della Lazio, Marco Baroni, ha dimostrato di essere un allenatore di grande valore nella stagione a Verona, ma ora si trova a guidare una squadra che ha superato l’era di Ciro Immobile, Luis Alberto e Sergej Milinković-Savić.

Poi c’è la Fiorentina, che ci darà la misura di Raffaele Palladino. I viola hanno ingaggiato Moise Kean e lo spagnolo David de Gea e sperano che Palladino possa portare nuove idee. Ricordiamo che Raffaele Palladino ha tenuto a galla senza difficoltà il Monza neopromosso in Serie A per la prima volta nella sua storia. Alessandro Nesta, il suo successore a Monza, dovrà dimostrare di saper gestire la squadra mantenendo l’alto livello raggiunto, e non di aver ottenuto il posto solo per il suo passato con Adriano Galliani, suo direttore esecutivo ai tempi del Milan.
Attenzione anche al Genoa, di proprietà di 777 Partners. Rimane da vedere se le criticità dei proprietari produrranno contraccolpi negativi sul club. Alberto Gilardino ha perso il difensore rumeno Radu Drăgușin e ha recentemente dovuto salutare anche l’italo-argentino Mateo Retegui. Qualora anche l’islandese Albert Guðmundsson dovesse partire, il Genoa potrebbe effettivamente trovarsi in una situazione piuttosto critica.

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Redazione Ilovepalermocalcio