L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha realizzato un’intervista a Robin Quaison. Eccone un estratto: “Forse perché abituato a controllare le emozioni, ordinato e preciso com’è fino all’eccesso, Robin Quaison un giorno ci disse: «Se fossi un animale, vorrei trasformarmi in tigre». Un parolone per uno che vive con discrezione, che la tv preferisce subirla da videodipendente e non viverla sotto la luce dei riflettori, tanto da consegnarsi volentieri alla carta stampata più che alle telecamere. La sua piuttosto sembra una storia tenera: quella del brutto anatroccolo che sopravvissuto alle critiche e alle feroci battute di Zamparini («Il giovedì incanta, poi in partita si addormenta»), si accorge, da cigno, di avere improvvisamente ritrovato apprezzamenti e rispetto. Corini e Genova hanno restituito al Palermo un altro giocatore, un talento vero, non più protagonista solo a singhiozzo. La sua avventura a Palermo sembrava finita e forse lo sarà perché il Palermo è un disastro, il suo contratto scade a giugno e Robin può fare quello che vuole. Ma è il personaggio del giorno. Signore del mercato e carta di Corini per salvare panchina e futuro contro il Sassuolo la società che ha a lungo corteggiato Quaison. Stagione che sembra segnata. A cosa può attaccarsi il Palermo per sperare nella salvezza. E lei ci crede? «Sì, certo che crediamo, non è tempo di vacanze, bisogna mettercela tutta anche se i risultati sono stati altalenanti. Non trascurerei un particolare: abbiamo giocato sempre bene, è mancata un po’ di attenzione nelle fasi cruciali. Serve più concentrazione, soprattutto nei minuti finali. E’ per questo che alcuni punti ci sono sfuggiti».”.