Come scrive “Calcio&Finanza” il caso Onana ha reso ancora più attuale il tema del rientro dei giocatori dalla nazionale ai rispettivi club. Che sia per un allontanamento dal ritiro, come il portiere dell’Inter, o per l’eliminazione dal gruppo, già cosa ufficiale per Qatar e Canada. Ma quanto tempo devono aspettare gli allenatori di Serie A per riabbracciare i propri calciatori impegnati nel Mondiale? Essendo Qatar 2022 la prima rassegna iridata giocata in inverno, il dubbio c’è, anche perché le tempistiche tra la conclusione dei Mondiali e il ritorno dei campionati nazionali è particolarmente stretta: già nel fine settimana diversi club italiani si ritroveranno, dopo un periodo di stacco, per ricominciare la preparazione verso il ritorno in campo fissato per il prossimo 4 gennaio.
Nell’accordo fra Assocalciatori e Lega Serie A il tema delle ferie e del riposo settimanale viene regolamentato dall’Articolo 18 che recita: «Il Calciatore ha diritto ad un giorno di riposo settimanale, normalmente entro i primi 2 (due) giorni della settimana». «Il Calciatore ha anche diritto ad un periodo di riposo annuale della durata di 4 (quattro) settimane, comprensive dei giorni festivi e di riposo settimanale. La scelta del periodo di godimento del riposo annuale spetta alla Società, che decide in relazione alle esigenze dell’attività sportiva. Il riposo annuale ha normalmente carattere continuativo. Qualora il Calciatore venga richiamato in sede durante il periodo di riposo annuale, la Società è tenuta a rimborsargli le spese di viaggio sia per il rientro in sede sia per il ritorno alla località ove trascorreva detto riposo. Il Calciatore ha diritto di usufruire, in altro periodo dell’anno, dei giorni di riposo annuale non goduti a causa del richiamo in sede».
In sostanza, quindi, non c’è un regolamento vero e proprio che indica quanto riposo dovrà essere concesso ai giocatori che andranno ai Mondiali prima di tornare ai club: saranno le società a poter scegliere di richiamare fin da subito i propri calciatori, o concedere alcuni giorni di stacco fra una competizione e l’altra