L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi del Mondiale in Qatar tra Inghilterra e Francia.
È praticamente un derby, che si porta dietro una rivalità culturale, ma al Mondiale non capita da quarant’anni. È potenzialmente una finale, per il livello delle squadre che si affrontano, ma allontanerà dal Qatar una delle due favorite prima di entrare nella settimana decisiva. Dalla Manica al Golfo Persico ecco a noi Inghilterra-Francia, Kane contro Mbappé, l’incompiuto Southgate contro il decorato Deschamps, 12 gol segnati contro 9 a Doha, in definitiva il meglio che il calcio europeo abbia saputo esprimere in questo torneo. Dei quarti, è il più affascinante e incerto anche se i francesi campioni in carica devono sobbarcarsi il ruolo di favoriti. «Ma io non sento affatto lo stress – sottolinea Deschamps – a questo punto del Mondiale, oltre alla logica ambizione di voler vincere, respiro solo felicità e piacere di esserci».
Si accenda l’attesa allora. Le luci dell’Al Bayt, lo stadio costruito nel mezzo del deserto con la forma e gli arredi di una tenda beduina, saranno puntate su Kylian Mbappé, che arriva a questa partita con un record intimidatorio: nelle 9 partite giocate da titolare ai Mondiali ha sempre vinto. È il capocannoniere del torneo con 5 reti e in totale è già salito a 9 prima del compimento dei 24 anni: nessuno ci era mai riuscito prima di lui nella storia. «Kylian è sempre Kylian – dice Deschamps. – Riesce a fare la differenza anche quando non è al massimo della condizione, come contro la Polonia. Immagino che l’Inghilterra cercherà di contenerlo, ma noi abbiamo anche altre armi offensive». A marcarlo può essere Walker, che in inglese significa Camminatore: dovrà resistere agli strappi a 35 chilometri orari dell’indemoniato rivale. Il terzino del Manchester City di nome fa Kyle. Kyle contro Kylian: «Un fenomeno, ma non troverà i tappeti rossi ad attenderlo» minaccia.