Qatar 2022. Oggi alle 20:00 Francia-Marocco, le probabili formazioni
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Francia e Marocco.
I francesi si affacciano alla final four in una posizione paradossale: se avessero abdicato contro l’Inghilterra, lasciando il regno ai quarti di finale, avrebbero accettato l’eliminazione con composto fastidio, per il livello dell’avversario. Ma se invece perderanno il Mondiale contro il Marocco, in una semifinale dai tanti significati sociali, si esporranno alle critiche destinate a coloro che hanno buttato via l’occasione. È uno strano meccanismo psicologico che Didier Deschamps, vecchio navigatore di tensioni, affronta a braccia conserte, usando parole ordinate quanto i capelli pettinati al millimetro. «Siamo in una semifinale – ricorda – ma il nostro è stato già un buon percorso. Non tutto è stato perfetto però la Francia ha saputo fare quello che serviva ».
VOGLIA DI BIS. Nel 2018 ha vinto il Mondiale con un gruppo non così diverso: 5 dei titolari della finale russa giocheranno anche stasera, mentre i giocatori in comune tra le due rose sono 9 e sarebbero stati 10 se Lucas Hernandez non si fosse infortunato poche ore prima di cominciare. Deschamps rifugge il paragone («Non mi piace confrontare epoche differenti») ma spiega il suo successo longevo con la normalità: «Non esiste una ricetta miracolosa. Banalmente per ottenere i risultati contano la qualità dei calciatori e lo spirito del gruppo. Da questo punto di vista siamo stati bravi e fortunati: anche in Qatar, con tanti giocatori alla prima grande esperienza, si è creata una dinamica positiva».