Ai microfoni “Pianeta Catania” è intervenuto il patron dei rossazzurri, Nino Pulvirenti, affrontando i temi che riguardano la proprietà rossazzurra, rassicurando sull’attuale situazione del club e facendo chiarezza sulla possibile cessione del club. Ecco un parte del suo intervento:
«Per noi puntare a vincere il campionato rimane l’obiettivo principale. Le voci sul futuro della proprietà vengono fuori ogni anno, basta una dichiarazione interpretata male del direttore e si scatena un putiferio. I conti del Catania sono in ordine, non è arrivato nessun punto di penalizzazione, non c’è alcun problema e rispetta ogni scadenza. A noi mediamente il campionato di C costa intorno ai 5 milioni di euro. Per quanto riguarda i discorsi sul gruppo e sulle altre cose mi sembrano discorsi un po’ da bar. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, tutti gli anni ci sono le scadenze e le abbiamo sempre rispettate»
«La non serenità dell’ambiente influisce inevitabilmente sulla squadra. Mi dispiace molto che ci sia un clima di scollamento generale e spero che si possa sanare visto che sia i tifosi che la società vogliono semplicemente il bene del Catania. Vediamo più avanti quali sono i passi da fare. L’assemblea che ha determinato il mio ritorno nel Cda è stata fata a giugno. La mia condizione di squalifica ancora per un anno non mi permette di ritornare a vestire la carica di presidente, sarebbe per me una cosa bella, ma non si può. Il mio coinvolgimento all’interno della società credo che sia un segnale importante»
«Cessione? Se dovesse presentarsi un gruppo che possa fare meglio, io vendo. L’ho detto e lo ripeto. Il Catania non sarà mio per sempre, io lo sto gestendo ormai da qualche anno, ma anche questa storia avrà una fine. Farei l’operazione, non è una questione economica. Posso dirvi che nessuno fino ad ora si è avvicinato, non solo per trattare il prezzo, ma per dire: possiamo sederci? Non c’è stato nessun pour parler. Nessuno ha fatto mai passi avanti nei confronti del Catania. Oggi il Catania ha un attivo e un passivo. Basta fare la differenza si capisce qual è il valore. Poi può essere che se mi piace la persona che potrebbe prendere il mio posto, non sarò un ostacolo. Non è vero che non voglio vendere»
«Il Catania ha un debito su Torre del Grifo di circa 20 milioni, pagabili in 20 anni. Chi volesse comprare dovrebbe pagare questa cifra spalmata in questi anni. Da imprenditore non capisco quale sia il problema, perchè scorporare e far fare un passo indietro al club solo perchè un eventuale nuovo acquirente non è in grado di pagare un mutuo di questo tipo?»
«Io ho parlato sia con Biagianti che con Bucolo. Hanno fatto un errore e si è sviluppata una situazione che è andata oltre. Nessuno è morto certo, quindi penso magari che piano piano si possa sistemare. In quel momento le decisioni prese erano quasi inevitabili. Fa male a tutti, ma penso che il tempo possa sanare tutto»