Puleo: «Catania? Alcune società non dovrebbero neanche essere iscritte»

Intervenuto nel corso di Zona Verde su “Sport Channel”, l’ex difensore e capitano biancoverde Simone Puleo ha parlato del momento dell’Avellino:

«Non ci voleva lo stop di Maniero, un calciatore che fa la differenza e lo stava dimostrando a suon di gol. Un’assenza che arriva in un momento delicato, dove l’Avellino stava rosicchiando qualche punto al Bari, perché fin quando la matematica lo concede è sempre tutto possibile. È un peccato. Dopo aver preso il Covid non è mai facile riprendersi velocemente, speriamo che Maniero possa essere l’eccezione. Il fattore Covid sta incidendo molto negli ultimi due anni, meno casi ci sono in una squadra e più facile è puntare in alto. Enzo De Vito conosce bene la piazza, sa gli umori della tifoseria e come si vince un campionato. Ha gestito gruppi con grandi calciatori, questo lo ha tirato su Di Somma e a lui vanno dati i meriti. Il caso Catania? L’errore sta a monte, dispiace per una società storica come il Catania. Alcune società in queste situazioni non dovrebbero essere iscritte al campionato, perché si conoscevano le condizioni economiche del club. Fin quando non si metterà un freno a queste iscrizioni fantasma sarà difficile uscirne fuori. Ora gli stipendi vanno pagati obbligatoriamente ogni due mesi, non è come ai tempi in cui giocavo io. Ma non ci si può permettere, per un campionato professionistico, vedere queste cose. Dispiace per i tifosi, ma bisogna intervenire sempre all’inizio del problema».