Psg, una super offerta a Mbappè: premio di 20 milioni netti alla firma
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Mbappè e il rinnovo con il Psg.
Tra una settimana al Bernabeu arriva Kylian Mbappé. Ma non per firmare con il Real Madrid, bensì con l’intenzione di formalizzare la qualificazione ai quarti di Champions, dopo l’1-0 dell’andata. Successo deciso proprio dal fuoriclasse francese che ha il contratto in scadenza e che il Psg non intende lasciarsi sfuggire a zero euro. Uno scenario evitabile garantendogli lo stipendio più alto in spogliatoio. Ma non alle cifre mirabolanti messe in circolo dal quotidiano Le Parisien che evoca un ingaggio da 50 milioni netti a stagione, per due anni, più altri cento milioni alla firma.
Soldi Di certo, il Psg si è portato avanti, presentando a dicembre in Lega un bilancio previsionale che include la voce Mbappé. Al momento, l’attaccante è pagato 12 milioni netti, includendo 1,5 milioni di bonus legati a un codice etico. Al lordo si tratta di circa 26,5 milioni. Una decina in meno di Neymar e Messi che da stranieri godono in più di uno scudo fiscale, incassando così intorno ai 30 milioni netti a stagione, esclusi eventuali premi personalizzati. Insomma, va colmato il divario.
Dinamiche Da stabilirne anche il come, se attraverso un ingaggio, con tutti gli oneri del caso, o come premio alla firma. Qui entrano in gioco altre dinamiche. Se scattasse un semplice rinnovo infatti il Psg dovrebbe versare gli ultimi 35 milioni dei 180 pattuiti con il Monaco nel 2017. L’ultima rata è stata iscritta a bilancio, ma se le parti si accordassero su un contratto ex novo, allora il Psg avrebbe più liquidità, e al giocatore potrebbe essere riconosciuto un premio alla firma che di fatto lo renderebbe il parigino più pagato. Si deduce quindi che si tratta di una ventina di milioni in tutto (di solo premio), e non di 100, magari su 2 anni, visto che l’unica strada percorribile è quella di un accordo di breve durata.
Idillio Da mesi infatti a Parigi si lavora su un compromesso per permettere da una parte all’emiro del Qatar di godersi un Mondiale in patria con le sue stelle schierate da tre nazionali candidate al titolo. E dall’altra a Mbappé di valutare con più calma un trasferimento a giugno 2023, garantendo al club un incasso adeguato. Ma siamo comunque lontani dalle cifre mirabolanti, e insostenibili, evocate nelle ultime ore. Montanti che vengono interpretati anche come una mossa del Real per preparare i tifosi a un’eventuale rinuncia a Mbappé. Il giocatore, infatti, per ora, non ha ancora firmato con nessuno, e tutto rimane aperto. Incluso un nuovo idillio con il Psg.