Ai microfoni de “Il Corriere Adriatico“, il centrocampista dello Spezia, Pietro Candelari ha rilasciato una lunga intervista, con la quale ha affrontato diverse tematiche:
«È la mia seconda stagione tra i Pro ma quando entri nello spogliatoio ci fai l’abitudine. Ti giri e vedi giocatori affermati, gente che ha giocato in palcoscenici importanti. Cerchi di rubare, sogni di arrivare anche tu ad alti livelli consapevole della strada da percorrere. Il primo gol è stato molto emozionante, in trasferta e dentro uno stadio prestigioso come l’Arechi di Salerno. 12 agosto, dall’altra parte la Salernitana retrocessa dalla Serie A, in Coppa Italia. Una serata che non dimenticherò. Chiamata in Nazionale? Sinceramente, non ho realizzato subito. Solo dopo qualche ora sono entrato nel mood. Contro la Romania mi hanno visto in tanti alla tv e sono felice. Corradi, così come fa mister Luca D’Angelo allo Spezia, hanno saputo toccare i tasti giusti con poche parole. Quando hai una vasta esperienza di campo la riesci a trasmettere. Proprio come Bonucci. Idolo? E’ sempre Paulo Dybala, come quando ero bambino».