Promessa in serbo. Devetak e Palermo, la lunga rincorsa: «Sto recuperando e mi farò largo»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle parole di Devetak rilasciate ieri al Palermo.
Finora è stato un oggetto misterioso. È arrivato a Palermo a inizio agosto ed è entrato subito in infermeria per una distrazione al polpaccio che si è rivelata più ostica del previsto. Mladen Devetak è stato uno dei prodotti del mercato sotto la gestione Castagnini, poi in parte sconfessato dopo le dimissioni dell’ex ds e del tecnico Baldini, da una direzione profondamente diversa presa con l’arrivo di Corini e attuata al duo Rinaudo-Zavagno.
Devetak, in silenzio, ha lavorato sul suo recupero e adesso è atteso alla sfida più importante della carriera. Ritrovarsi in Italia a 23 anni rappresenta un treno da prendere al volo, nella speranza di ripercorrere le tappe di alcuni suoi giovani connazionali, come Vlahovic e Ilic che in serie A si sono fatti più che notare.
«Sono stato sfortunato a infortunarmi prima di arrivare a Palermo. Adesso sto bene, sono a disposizione. Ringrazio lo staff che mi ha curato. Conoscevo già il Palermo, essere qui per me è un onore. Il mio ruolo è quello di terzino sinistro, ma posso fare anche il difensore centrale. Con i compagni e con il mister ho un gran rapporto, mi hanno aiutato con la lingua. Manchester? È stato un sogno e un’esperienza incredibile. Obiettivo personale? Giocare tante partite, con la squadra invece bisogna crescere e un giorno magari arrivare in Serie A. Concorrenza con Mateju e Sala? Mi stimolano a giocare meglio».